Milano, Roma, Napoli, Casapulla, Caserta, Marcianise, Mantova, casa. Da giovedì pomeriggio a domenica quasi sera.
Roma è stata la tappa per dormire e per recuperare un passeggero, vedere Tiff dopo un sacco di tempo e parlare fin quasi a mattina, mentre lei si mette dalla parte dell’interrogatorio e se la gode parecchio. Nel mio viaggio serale sono stata accompagnata quasi fin sulla soglia di casa dalle chiamate dall’ufficio.
A Napoli ho partecipato al convegno organizzato da ISKOI e IWA ed è stato molto interessante, peccato io abbia sentito diverse parti a spizzichi e bocconi per.. le chiamate dall’ufficio. A pranzo ho assaggiato un pezzo di pizza fritta e sono morta lì. Morta perché era buonissima, morta perché un pezzo mi ha saziata, morta perché ci ho messo un po’ a digerire (tant’è che durante il primo intervento del pomeriggio mi sono appisolata, ops!).
La sera a Casapulla siamo andati a cena con la truppa da O’ caprettaro, che ci ha decisamente incaprettati e le mie cozze tanto contestate sono state il piatto più commestibile dell’intera cena.
Sabato pic-nic nei giardini della Reggia di Caserta (che prima o poi torno a visitare), all’ombra ma con un caldo deciso, e poi assemblea di WMI a Marcianise, ospiti del Cefors.
Poi la fuga dall’assemblea e la partenza alla volta di Mantova o quasi: mi sono fermata a dormire a una dozzina di chilometri a Castel D’Ario, luogo natio di Tazio Nuvolari e mi è sembrata una sosta assolutamente in sintonia col viaggio!
Infine domenica mattina ho girovagato per Mantova alla ricerca del parcheggio, notando tutti i cantieri che hanno aperto rispetto all’anno scorso, finché non sono tornata a parcheggiare nel “solito” posto. Poi ho seguito una conferenza che si riallacciava a una sentita l’anno scorso, ho riabbracciato amici e conoscenze, ho mangiato i tortelli di zucca, rilasciato un’intervista e poi sono risalita in macchina alla volta della piscina dei miei, dove annegare questi quasi 2000 km alla guida della Jollyroger, sostanzialmente da sola.
Cardiff, day 1
Puntuale come non mai mi sveglia l’assicurazione chiedendomi info di un ipotetico e mai avvenuto passaggio di proprietà della mia macchina, poi guardo fuori e.. sorpresa, piove!
Forse non è il caso di fare un’ora e mezza di macchina per andare a passeggiare sul mare in un bel posto, così ci accontentiamo di 10 minuti e di una corsa a Cardiff Bay per mangiare qualcosa. Cose sane, cose da colazione normali o colazione all’inglese? facciamoci del male.. è tarda ora di pranzo e un english breakfast ci sta. Peccato che nessuno abbia il buon gusto di avvisarmi di quanto sia pesante, altrimenti avrei bevuto una sana Coca e ora non starei a riflettere sugli onion ring che ho voluto in più :-D
Il pome di shopping con il signor N e Ugo registra i seguenti cadaveri: un k-way mimetico, due paia di scarpe, una felpa della Lonsdale, un reggiseno e 4 libri (Pratchett + Goodkind).
Decompressione a piedi in alto sul divano, sorseggiando un buon Lapsang Souchung, sfogliando le guide che offre la casa (siamo troppo dei viaggiatori pigri, non ci siamo nemmeno muniti di guide turistiche!) e decidendo su come approcciare questo Galles (a caccia di miti e leggende? in treno? quien sabe..).
Da ricordare:
* Cardiff ha più ristoranti/bar/ecc. italiani di Milano
* nei negozi al momento di uscire si radunano almeno tre donzelle per augurarci sempre in coro e con voce fessa “Bye.. see you next time..”
* sono stata al Tesco, ma era solo un Tesco Express quindi non conta più di tanto (però sto meditando di scriverlo sul curriculum lo stesso!). Ugo alle mie spalle afferma che l’Inghilterra è una società basata su Tesco :-p
(..e ora sessione di cucina creativa!)
Cardiff, day 0
Ho dormito in qualunque momento mi sia capitato, sono scesa dall’aereo vestita assolutamente in maniera non consona (canotta e infradito), ho dormito in macchina perché questi che vanno in giro al contrario mi facevano uno strano effetto. Mi sono svegliata entrando nel parcheggio di casa, ho alzato gli occhi e ho visto il grande carro (il signor N ovviamente non ci credeva e mi ha presa in giro).
Verso mezzanotte abbiamo sgranocchiato pecorino, olive e fagolosi bevendo dei Negroni sbagliati (io no.. il gin ricordava al mio stomaco la ciucca di settimana scorsa e non ce l’ho fatta) e chiacchierando. All’ora di andare a dormire il signor N era diventato molesto e fare il letto è stata una impresa semi disperata, ma alla fine ci siamo riusciti e ci siamo cacciati sotto il piumone, stretti stretti nel letto un po’ più piccolo del giusto.
Day 5
Questo non è un vero post. In origine stava su un quaderno nero che alla prima pagina proclamava “Diario di bordo”. Mi è parso opportuno riportarlo qui.
Siamo sul Plitvice.
In grotta abbiamo perso le tracce dell’alieno.. probabilmente si è fermato a infestare il “Pikachu – Discorama”.
Lo spostamento all’interno ci ha fatto guadagnare un po’ di fresco e sonni profondi.. infestati da strani sogni.
Guappo ha sognato la famiglia Brioschi al completo: io facevo la cantante (emergente di successo) e raccontavo barzellette sui miei piedi; nei miei sogni invece Mickey si perdeva dietro al cagnolino delle Lollipop!
–> Temo che l’alieno si sia impossessato di Ste, riducendolo prima in catalessi e poi tirandolo scemo (alle 23 voleva imparare a camminare sulle mani, allenandosi su tutte le roulotte e camper disponibili..).
p.s.: stanotte l’alieno ha assunto le forme di Bob Dylan e si è seduto accanto a Ste, intonando “Knockin’ on Heaven’s door”.
Io – ovviamente – ho fotografato tutto!!!
p.p.s. (scritto vent’anni dopo): ricordo distintamente Ste che si è alzato la mattina dicendo “ho ammazzato Bob Dylan” e alla richiesta di spiegazioni ha semplicemente detto “continuava a cantare Knockin’ on Heaven’s door e mi ero rotto i coglioni”!
Day 2
Questo non è un vero post. In origine stava su un quaderno nero che alla prima pagina proclamava “Diario di bordo”. Mi è parso opportuno riportarlo qui.
Stamattina ci siamo alzati al “Porca puttana” di Guappo.. Al campo sembra tutto normale.. a parte il posacenere che è volato giù dal tavolino e conserva le impronte dell’alieno.
Mentre tutti dormivano, Guappo ha sentito una pioggia di meteoriti che – a suo dire – si è abbattuta sulle nostre tende. Sospettiamo che l’alieno che si era precedentemente impadronito della Uno, stanotte abbia posseduto Guappo..
Alle 7:30 fa già un caldo allucinante, sopravviveremo fino a stasera?
Gli effetti della convivenza forzata con l’alieno sono sempre più devastanti: Ste ne ha pestata un’escrescenza, la pasta si è tramutata in colla, dell’acqua fresca si è scaldata improvvisamente mentre la rovesciavo su Mickey per dargli un po’ di sollievo.
Domani scenderemo in grotta, speriamo di seminarlo!
Day 1
Questo non è un vero post. In origine stava su un quaderno nero che alla prima pagina proclamava “Diario di bordo”. Mi è parso opportuno riportarlo qui.
Partiti alle 11.20, alle 12 fermi al primo autogrill.. yeah!
h.15.15, dopo la sosta pranzo, troviamo traccia (forse è meglio dire “pozza”) di sostanze aliene nella Uno di Ste. Il confine ci sembra sempre più lontano..
Acc! L’alieno si è impadronito della Uno e l’ha bloccata in terza corsia.. Mentre i ragazzi sfoggiavano la loro abilità di segnali luminosi umani, qualche camionista cercava di caricarmi!
In compenso il signor Aci e il signor Meccanico Della Fiat sono stati molto gentili ed economici.
Il viaggio riparte, il confine ci aspetta!!!
[..]
Incredibile ma vero, siamo arrivati.
Dopo aver litigato per un’ora e mezza con la tenda, non siamo riusciti ad attaccarci alla luce.. causa mancanza dell’adattatore crucco.
Comunque il campeggio sembra bello e cheap.. let’s see tomorrow morning!!!