Spiaggia stamattina perché ne abbiamo bisogno dopo tutta la strada di ieri.
Ieri pomeriggio abbiamo esplorato una spiaggia di sassolini minuscoli uscendo dal campeggio a destra, avanti per qualche chilometro.
Oggi andiamo dall’altra parte, uscendo a sinistra. Il parcheggio è enorme, la sabbia finissima, il mare limpido.
Bagno, nanna, libro.
Per pranzo si torna all’ombra in campeggio per un’insalata e un po’ di riposo, prima di muoverci verso Ajaccio.
La signorina, come sempre, ci fa fare strade microscopiche nel mezzo del niente, ma siamo ormai abituati,
Andiamo ad Ajaccio di pomeriggio nella speranza (vana) di risparmiarci il caldo insopportabile che ha accompagnato tutte le nostre gite finora.
Le cose più interessanti (il museo Fesch e dintorni) sono chiuse per restauri fino a dicembre, della casa di Napoleone faccio anche a meno.. ci incamminiamo quindi verso la cittadella.
A sorpresa, nessuna delle due guide era stata chiara in merito, non è visitabile perché è presidio militare. Sbirciamo di corsa la cattedrale (c’è un matrimonio in corso), facciamo due passi sul lungomare, guardiamo la via dello shopping e saltiamo in macchina in direzione delle isole Sanguinarie.
Le isole si trovano 10 minuti di macchina a ovest di Ajaccio. La punta rocciosa da cui sono ben visibili ospita una torre genovese. Ci sono tre sentieri: due che compiono il periplo e uno che arriva sulla torre.
Le isole sono belle, disabitate, verdi, con un faro, un ex-sanatorio e poco altro, leggermente sfocate dalla foschia.
Il vento e il verde mi ricordano alcune passeggiate a Rossilli Bay, in Galles.
Invece di fermarci a bere una birra al baretto con vista, zeppo di turisti, siamo tornati verso il campeggio e l’abbiamo superato alla ricerca di un ristorante.
È quasi il tramonto e passando sul Liamone trovo la laguna bellissima. Faccio fermare il sig. N e mentre io faccio le foto lui studia il menu del ristorante accanto.
Ci piace e ci fermiamo.
Prenderemo la residenza qui per altri due pasti: le cozze sono ottime, il fritto misto perfetto, la pasta ai frutti di mare cotta bene e piena di pesce, la pizza – cotta nel forno a legna – ha un buon impasto (ma non è pizza, non c’è la mozzarella!). Il servizio è, stranamente, veloce e solerte.