Mi sono chiesta diverse volte nei secoli, osservando mia madre con mia nonna, quando i genitori smettono di essere invincibili e diventano fonte di preoccupazione per i figli.
Beh, io ci sono arrivata.
Negli ultimi sei mesi, complice uno stile di guida non proprio “consono”, hanno distrutto la macchina due volte. La prima volta mia madre (l’assicurazione ha pagato quindi ufficialmente non era colpa sua, tecnicamente invece gli incidenti si fanno in due e i miei sospetti su cosa stesse combinando lei li ho), la seconda volta mio padre con a bordo anche mia madre (colpa loro al 200%) e attualmente sono a spasso con la macchina che ha visto neopatentate sia me che Ugo dato che la loro non hanno ancora finito di ricostruirla.
Li ho minacciati di requisirgli la patente e ho fatto notare al mi’ babbo (brianzolo!) che distruggere CLK è uno sport costoso.. (l’approccio alla zio Paperone è più efficace di qualsiasi altra ramanzina).
Adesso sono in vacanza in Uzbekistan. Ieri mattina li ho chiamati visto che non si sono degnati di farmi sapere se il viaggio fosse andato bene (in effetti se il volo si fosse schiantato probabilmente le notizie mi sarebbero arrivate prima..). Poi stanotte alle 3:27 mi arriva un sms “Stiamo bene, non riusciamo a telefonare”. Alle 3:27?
Stamattina appena sveglia li ho chiamati e mi rispondevano le segreterie telefoniche, sommato al fatto che mio padre non lo alzi presto nemmeno a cannonate e che le 3:27 italiche corrispondono alle 6:27 uzbeke, mi sono un po’ preoccupata.
Ho chiamato il sig. Vodafone, mi sono preoccupata della copertura GSM (ma hanno 900 e 1800 come da noi? va bene che hanno entrambi cellulari di ultima generazione e quindi credo quadriband, però non si sa mai..), poi abbiamo controllato le varie abilitazioni del contratto di mio padre (che potrebbe telefonare su Marte, secondo il sig. Vodafone, se solo su Marte ci fosse qualcuno a rispondergli..) e alla fine ci siamo arresi (il sig. Vodafone è stato molto carino, devo ammettere).
Allora gli ho mandato un messaggio io (“Sono preoccupata, scrivetemi quando accendete il telefono”) e alla fine mentre ero in stazione e meditavo su quanti giorni attendere prima di denunciarne la scomparsa, mi è arrivato l’sms di risposta e li ho chiamati (scoprendo, tra l’altro, che a tutti va regolarmente il telefono e che l’unico che fa le bizze è il Blackberry di mio padre.. pare che una volta atterrati abbia deciso di trasformarsi in un terminale di citofono!).
(..morale della favola: io non sono tagliata per fare l’apprensiva, nel senso che mi apprensivisco quando non è il caso e sto tranquilla quando dovrei preoccuparmi. O forse è questa l’essenza dell’apprensivismo?)