Cavinews

<mode petulante on>
sì ho tolto il gesso
sì la caviglia c’è ancora
no non sta bene
sì è ancora gonfia
sì fa ancora male
no non posso camminare
sì devo stampellare a passo di canguro ancora un po’
<mode petulante off>

..e in tutto ciò l’unica cosa che veramente mi scoccia è che voglio tornarmene a casa mia e non so quando riesco a farlo (ok, per almeno un altro giorno contengo l’irritazione perché la Jollyroger è ancora in ostaggio dal meccanico).

Comunque pare che io faccia tendenza, perché la condomina mi emula.. e invece della mia trendissima cavigliera bluette del dott. Gibaud lei pensa a una maglietta: “Tendini, greci.

(..rotflol..)

Quella che non fa dormire finché il sole non verrà

Si accigliò un tantino.
“Quello che non riesco a capire”, disse, “è perché vuole sposare mio nipote Ronald”
“Perché l’amo!”
“Ma no? Davvero?” protestò incredulo Galahad. “Ma lo sa che una volta mi ha messo le puntine sulla sedia?”
“Sì, e so anche che tira palle da tennis ai maiali. Ma io l’amo lo stesso!”
“Non può amarlo!”
“L’amo.”
“Come si fa ad amare uno come lui?”
“Lo dice sempre anche Ronnie”, rispose sottovoce Sue. “E credo sia per quello che l’amo.”
Il nobile Galahad sospirò. Cinquant’anni di esperienza gli avevano insegnato che non serviva a niente discutere con le donne su queste cose [..]
P. G. Wodehouse, Lampi d’estate

Roma per me

Si riassume in tre cose:
# la mia tanto bistratta affermazione “Roma è una città d’acqua” (che sì, rimane valida anche dopo i primi caldi, quando il Fiume si fa solido fino all’autunno..)
# la t-shirt che io la vicina ci dobbiamo fare: “Uomini, romani.” con due piccole note a margine:
## i segni d’interpunzione sono fondamentali
## un colorino acido sarebbe sicuramente a tono
# le camminate per la città negli orari più improbabili (imprinting del trasloco da queste parti, ovviamente :-))

(..le strade di notte sono come il mare d’inverno, il signor G. e la Berté permettendo!)

Il povero Aldo

Domenica pomeriggio sfatti in un regionale caldissimo.

S Antò..
F fa caldo!
G where is Aldo?

(..con tanto di proseguo con un altro paio di perle di siffatta natura..)

Poltergeist

Sabato scorso ero all’OpenCamp e ho avuto una conversazione surreale via sms con Tiff, sul tema del vaso che contiene i fiori secchi nel suo bagno.
Per farla breve il vaso è scomparso e i fiori sono finiti a terra. La parte interessante è che il vaso è sparito tra mezzanotte e le dieci della mattina successiva (ultima volta che Tiff è andata in bagno e i fiori erano al loro posto e quando si è accorta dell’anomalia), che tra la mezzanotte e le 8 la porta era chiusa a chiave col catenaccio tirato (=da fuori anche con la chiave non entra nessuno) e che tra le 8 e le 10 la porta è presumibilmente rimasta chiusa (io sono uscita chiudendo a chiave, Tiff si è svegliata e la porta era chiusa a chiave).
L’unico indagato è il padrone di casa, ma non ce lo vediamo a calare tra le 8 e le 10 di sabato (!) a casa nostra, prendere il vaso, buttare i fiori per terra e andarsene, tutto in silenzio per non svegliare Tiff che dormiva. Solo che il padrone di casa è noto per passare da casa e non richiudere mai a chiave, tirandosi solo dietro la porte..

F ecco.. ma se tu te ne vai io rimango da sola col poltergeist?
T eccerto!
F ..

Hanno detto

I non scendere a compromessi con te stessa
F non ne sono capace
I bene, non sei cambiata…

BA i francesi dicono “pierre qui roule n’amasse pas mousse”, che mi è sempre sembrato uno scioglilingua coi fiocchi!
F ..
F trad?
BA (su una pietra che rotola non si raccoglie il muschio)

(..frasi importanti per ragioni che non ricordo, che parlano di me e per questo le incido..)

Disclaimer

*umpf*
Non capisco perché ma ci sono una serie di fraintendimenti periodici su questo blog.
Dovuta precisazione: no, non mi sposo.
Non dovuta ma periodica precisazione: no, non sono incinta.

(..tirati tutti i dovuti sospiri del caso? :-D)

Seg

F e il mio segretario?
F si sarà innamorato?
X di chi è innamorato?
X :O
X contro chi è innamorato?
F lol
F non ne ho idea :-D

(1. il “contro” mi ha fatto morire.. 2. reazioni attese: [growl] e un kick 3. proteggo le fonti..)

Deja-vù letterari

Giovedì sera tornando a casa dal lavoro mi sono fermata a fare shopping alle solite bancarelle su via Giulio Cesare.
Tornando a casa avevo in una mano le rose, nell’altra la borsa e il sacchetto con gli acquisti; il cappotto era aperto e svolazzante, la testa nella telefonata col signor N (tema: il colore degli asciugamani per il suo bagno :-p).
Sulla via di casa ho incrociato una scolaresca francese che mi ha prontamente ceduto il passo.
Li ho attraversati e ho continuato a camminare in mezzo alla strada, nella sera umida dopo il giorno di pioggia, con un filo di vento calduccio che spirava. E chissà perché mi sembrava di sentire in sottofondo il frusciare delle pagine del libro in cui mi pareva di essere. Come una delle tante storie lette che al momento era piombata lì.