Si trasforma in un razzo missile con circuiti di millevalvole

Penny, la micia nera, che ha rischiato la vita prima di arrivare da noi, si è trasformata in una gatta cicciona, un po’ impertinente (è quella che fa gli scavi archeologici nel mio armadio!) e coccolona. Come il fratellino che non ha mai conosciuto (Tigro!) le piace l’acqua e ha una passione per il bagno, per il bidet (dove si sdraia per farsi coccolare o dove gioca col miscelatore finché non mi convince ad aprirle l’acqua per giocarci) e per la doccia (dove si tuffa appena noi ne usciamo per leccare l’acqua o per sdraiarcisi).
Estate, inverno, non ha importanza: individuo bagnato (all’uscita dalla doccia!), individuo leccato (ogni tanto anche un po’ mordicchiato, ma dev’essere un riflesso automatico dell’estasi della passione!).
È da qualche giorno che Penny ha sviluppato una nuova passione: trasformarsi! Sono giorni e giorni che mentre siamo in doccia la vediamo trasformarsi in tappetino del bagno. Si infila sotto con enfasi e non è contenta finché non è tutta nascosta (ogni tanto dimentica fuori qualche pezzo e io la prendo in giro!). Ieri sua sorella ha capito il trucco di quel tappetino improvvisamente ingombrante e ha iniziato a saltarle sopra; lei imperturbabile rispondeva come se lei e il tappetino fossero un tutt’uno, senza lasciar emergere nemmeno una zampa nera.
Stamattina la novità: forse stufa del tappettino o forse chissà che, si è trasformata in un accappatoio. Ma non le ha dato troppa soddisfazione (l’accappatoio è appeso e una gatta cicciona volante non si è ancora vista) e se ne è andata sdegnata prima che uscissi dalla doccia.

(..salvo poi ritornare insieme alla sorella ad asciugarmi le gambe, come due rotoloni pulenti dell’autolavaggio!)

Armadi per gatti

L’altra sera io e il signor N andiamo a nanna, spegniamo la luce e ci accoccoliamo pronti a dormire quando dal buio arriva un rumoraccio “Sgratt! Trik!”. È Penny che cerca di aprire il mio armadio, nota OSV (Operazione Severamente Vietata).

F Amo, se la tua gatta non la smette le stacco le zampine..
N Ok, ci penso io!

Il signor N si alza baldanzoso dal letto, s’incammina verso la peccatrice e arrivato da lei invece che strepitare un po’, le apre invitante il mio armadio, poi tutto soddisfatto torna a letto.

(..Penny avrà imparato da qualcuno, no?)

Gattitudine

A me avevano detto che ci eravamo portati in casa due gatte selvatiche. Mi chiedo allora cos’è quella piccola pantera in miniatura che la sera deve giocare sul lettone ad acchiappare i piedi di chi sta sotto le coperte, che la mattina quando sente la sveglia salta sul lettone per la dose di coccole, che mentre faccio la doccia attende fuori sul tappetino, che quando esco dalla doccia mi fa le fusa e che non mi lascia vestire perché lei vuole le coccole..

(..ma è Penny!!!)

Calendario, a me!

O forse sarebbe più opportuna una lapide, da incastonare nel muro del soggiorno a imperitura memoria.. sìssì.
Oggi ho fatto le coccole a Penny.
Non che sia la prima volta, eh, ma è la prima volta senza che io debba arrampicarmi su una sedia, mettermi in punta di piedi e rischiare di slogarmi una spalla.
Stavolta si è trattato solo del davanzale della finestra, dove la signorina si è finalmente concessa per due lunghe sessioni di coccole inframezzate da un po’ di giochi (tipo: acchiappa la mano di Frieda, mordicchia la mano di Frieda et similia).

(..è inutile, sono una *grande* domatrice di gatti!!)

C’è qualcosa che ringhia sotto il tavolo

Siccome a noi la vita normale proprio ci schifa e invece ci piacciono le emozioni forti, abbiamo aumentato la quota gatta di un elemento. Anzi, di una elementa: Naf, la mia miciona monozanna, che impera a casa dei miei.
Data la particolare congiunzione astrale (i miei in settimana bianca, io malata, le loro belve da sfamare) non ci sembrava bello lasciare una micia abbandonata in giardino per una settimana (ha una certa età e nelle sere d’inverno preferisce dormire al caldo) così il signor N è partito armato di trasportino e ora abbiamo un nuovo quadrupede che scivola silenzioso per casa.
Le altre due la guardano con tanto d’occhi, la seguono e se si avvicina troppo le soffiano o le ringhiano.. come accoglienza non c’è male, ma finché non fanno a botte va bene. Tanto gli farò per tutta la settimana da angelo custode, relegata sul divano.

(..la mica poi tanto segreta speranza del signor N, del resto, è che le bimbe imparino da Naf come si fa “il gatto serio”..)

Ronron

La notizia è quasi fresca: le bimbe fanno le fusa. Insistentemente.
L’altra sera ci siamo arrampicati sulle sedie e si sono fatte coccolare (Penny indecentemente, Minou con molta prudenza e solo da me) e si sono un po’ lasciate andare. Quando siamo scesi dalle sedie il ronron è andato avanti imperterrito e per circa mezz’ora ci siamo trovati davanti allo strano fenomendo di una libreria che faceva le fusa :-)

(..stasera invece hanno iniziato a gironzolare per la stanza con noi in giro..)

Selvaticissima

A differenza della sorella, Minou è decisamente selvatica. L’unica volta che ho cercato di toccarla mi ha graffiata e darle il vermifugo è stata un’esperienza da toreri..
Da un paio di giorni ha deciso che il suo posto preferito è piazzarsi sulla cappa sopra i fornelli, incastrata tra la cappa e l’armadietto, in modo di essere protetta da 3 lati e avere un’ottima visuale su tutta la stanza. A me non sembra la posizione ideale perché non mi va di cucinare con una gatta che mi può cadere o saltare giù da un momento all’altro, così col signor N siamo passati alle contromisure. Piegato un cartoncino a soffietto, l’abbiamo messo sopra la cappa dove si mette lei.
Stamattina quando mi sono alzata la casa era apparentemente in ordine, non fosse per i fornelli fuori posto, per due ganci a S (che normalmente sono appesi su una barra, accanto ai fornelli) che si trovavano sul pavimento e la luce sul terrazzo accesa.
La mia ricostruzione è che la disgraziata sia saltata sulla cappa e trovando il suo posto occupato sia scivolata giù, abbia urtato la barra, fatto cadere i ganci, spostato il sacchetto del pane che ha urtato contro l’interruttore della luce fuori e sia poi atterrata sui fornelli.
Fatto sta che è tutto il giorno che le signorine albergano sopra i mobiletti della cucina..

(..domani mi sa che ci tocca inventarci un modo per riempire tutta la zona e costringerle a rimanere più a portata..)

Attila & il flagello di Dio

La prima mattina mi sono alzata e non trovavo le belve, finché non ho notato un particolare fuori posto e ho potuto iniziare a indagare. Per farla breve al signor N è toccato smontare una libreria prima di colazione perché le fanciulle si erano nascoste dietro ed era impossibile per noi liberarle e per loro uscirne spontaneamente.
La seconda mattina verso le 5.30 ho sentito un rumoraccio, sono rimasta vigile per un po’ e non notando altre stranezze ho pensato che fosse tutto ok (avranno fatto cadere qualcosa..). Al risveglio abbiamo trovato la libreria del giorno prima (che non era stata rimontata perché è necessario modificare casa per evitare di doverla rismontare) lunga distesa sul tappeto e le bimbe rintanate sui mobili della cucina. Sembrava un risveglio tutto sommato normale finché non ho trovato le tracce insaguinate sul piano della cucina. Ho chiamato la vet (Ugo), invitandola a portare una scala, e mentre aspettavamo che arrivasse mi sono messa a pulire e riordinare la cucina.
Ho fatto partire la lavastoviglie e mi sono allontanata a fare altro.
Poi sentiamo un rumoraccio, il signor N suggerisce che ci dev’essere qualcosa messo male nella lavastoviglie, mi avvicino e scopro che il rumore arriva da dietro il frigo.
Penny (la micia nera, l’altra è Minou) è caduta in quei 5 centimetri che stanno dietro il frigo.
Ho richiamato casa e ho detto anche a mio padre di venire a darci una mano.
Mentre il signor N e mio padre discutevano di come (non) smontare la cucina, io e Ugo abbiamo acchiappato Minou e le abbiamo dato il vermifugo, poi mi sono messa ansiosamente a dibattere di come procedere.
Mio padre, comodamente seduto su una sedia, commentava “Stanno arrivando anche le truppe cammellate.. a piedi!”
Alla fine, smollando una vite la micia è caduta fino a terra, dove l’abbiamo recuperata, disinfettata (aveva un taglietto su un polpastrello per via della libreria) e coccolata.

Ansia da prestazione

Abbiamo due bimbe. Cioè, le avremo lunedì..
Oggi siamo andati al canile/gattile di Monza armati di pappa e sabbietta e tanta voglia di micio.
Durante il “tour” mentre la signora gattara ci raccontava di tutti gli ospiti, il signor N ha cacciato la zampotta in una gabbia con due sorelline, una più socievole, l’altra più selvatica e non si è più mosso.
Al momento si chiamano Jenny e Penny, nera una e tartaruga l’altra, ma siamo in cerca di due nomi più consoni, tanto agli attuali non rispondono.
Crediamo che la nostra amata stella pelosa apprezzerebbe la nostra scelta :-))