Regali

Ricevo sempre dei doni inaspettati…
Venerdì è arrivata questa:

Sopra gli stagni, sopra i monti e le vallate,
sopra le foreste, le nuvole, gli oceani,
al di là del sole, oltre gli spazi eterei,
al di là dei confini delle sfere stellate,
spirito, tu ti muovi con agilità
e, come un buon nuotatore nell’estasi dell’onda,
solchi festosamente l’immensità profonda
con un’indicibile e maschia voluttà.
Fuggi lontano da questi morbosi miasmi,
vola a purificarti nell’aria superiore,
e bevi, come un puro e celestiale liquore,
il chiaro fuoco che colma i limpidi spazi.
Alle spalle gli affanni e le vaste pene
che gravano opprimenti sull’esistenza brumosa
fortunato chi può, con ala vigorosa,
slanciarsi verso i campi luminosi e sereni;
l’uomo i cui pensieri, come fanno le allodole,
verso il cielo al mattino liberi si avventano
– che sorvola la vita e intende facilmente
il linguaggio dei fiori e delle cose mute!

— “Elevazione”, Baudelaire —

(..postato da PoeCheea..)

Moods

… se è inutile sperare
se è inutile lottare
se non serve pregare
se è inutile anche amare …

A volte mi sento così. Come sopra. Ma è per poco.

Altre volte mi sento sola. Ma quello dura un po’ di più.

La maggior parte del tempo non mi sopporto. Cavolo!

Troppi dubbi, troppe domande, troppe.. Devo sempre chiedermi le 5 (mila) W?

(..postato da Chee mancherebbe altro!..)

Prima

Lo zio Enzo a un festival di una vita fa ridacchiava

Ma se me lo dicevi prima…
Ma prima quando?
Prima!

Ad averlo saputo prima che invece di aspettare che il capo si interessasse al mio lavoro, mi coinvolgesse, valutasse ecc. bastava che alzassi la cornetta e gli rovesciassi addosso incazzature e problemi, gli spiegassi punto per punto (mentre scriveva: “Mi sono perso un bit, puoi ripetere?“) cosa deve dire, a chi e perché… avrei evitato almeno due mesi di stress.

Ma se me lo dicevi prima…

(..postato da PrimaChee..)

Donna, carro e buoi

Non avendo moglie devo per forza usare la donna.

Donna e buoi, carro e buoi…

Sto cercando di mettere la donna davanti ai buoi davanti al carro.
Anzi no.
Sto cercando di mettermi davanti al carro davanti ai buoi.
Poi da che parte andiamo?
Dalla mia o da quella dei buoi?

…mah

(..postato da iobuoiai..)

Se telefonando io..

Allerona, 9 aprile 2004

Come si cancella una telefonata che non ti è piaciuta?
Conosco un solo modo (chiodifero): con un’altra telefonata.
Di solito il “reprise” viene bene.. sarà per l’impegno, sarà perché è fortemente voluto. Ricordo rari casi in cui c’è voluta una terza chiamata..

[Breve interruzione smsara]
È la mia gemella.. anche (soprattutto) nei pensieri mi è gemella.. Il suo sms recita “Ho di fianco mia sorella e altre mille orecchie in ascolto per cui mi sento limitata. Sono contenta di andare via anche se come sempre preferirei che ci fossi anche tu”.. si è sbagliata, non sono io il destinatario voluto ma.. con un sms mette una pezza a una telefonata uscita male!

Sono in subbuglio.. devo fare qualcosa.. ho già lavato una montagna di piatti (come fanno due persone a sporcare tutta quella roba? Mah!), lustrato i fornelli.. controllo il camino ogni due minuti.. come diceva qualcuno “E che è!“.
Azione.
Motore.
La smettiamo?
Sì, sì, sto cercando di scrivere in fretta, sempre più in fretta, brevi tratti nervosi.. guardo la mano che si muove autonoma e intanto penso che anche questo è movimento basta che mi ci concentri su un attimo, che non gli permetta di scivolare in sottofondo.
Acc’, mi sfugge un’occhiata al fuoco, non ce la faccio più, devo andare, devo alz

(..postato da scappoviaaaaaaaaaaaaa..)

Allerona, 8 aprile 2004

Uff! Anni e anni a fare l’apprendista elettricista e una misera abat-jour mi si ribella… per sanare l’affronto ho dovuto distruggere la spina, così adesso sono rimasta senza gioco… ari-uff!

Ieri il viaggio è stato allucinante, avevo un sonno pazzesco… mi sono risvegliata solo all’uscita dall’autostrada quando ho ripreso la “cloche” e ho sentito la strada vibrare…
su per i colli e giù per le valli, in cima a una salita “oddio, dove sarà la strada adesso?” non importa, corri e non pensare, che stai tornando a casa.
Curve, tante curve e poi sterminati boschi: pini, abeti, querce. E su tutto troneggia una luna assolutamente irreale. Poi finalmente inizia la discesa: curva, tornante, accelera, frena, scala…
e di botto li vedo, dietro la curva cieca che mi dimentico sempre.
Lì fermi.
Mi guardano.
Per un attimo ci siamo solo noi, il bosco e la luna.
Colti sul ciglio della strada mentre brucano, sono due cerbiatti (Bambi!).
Istintivamente mi fermo, meravigliata. Uno dei due scappa nel bosco, l’altro indigia, scruta dietro il vetro e i suoi occhi si fissano nei miei… poi, di comune accordo, riprendiamo ciascuno la propria strada.

Il telefono squillava, i soliti rompiscatole. Ne ho approfittato per attizzare il fuoco.
Mi sono fermata un secondo a guardarlo e in un lampo sono passati mille tra pensieri e sensazioni: bello, caldo, vivo, profumato, mutevole, affascinante, vita e morte (alfa e omega).
Sembra di parlare di un uomo (quello dei sogni!) e invece no, è solo uno dei quattro elementi.
Ho provato a imbrigliarlo, credo di aver scattato innumerevoli foto a fuochi diversi, ma niente.
Quella profondità che appare e scompare, quelle vampe, quelle lingue… un momento ci sono e un attimo dopo risorgono da tutt’altra parte. Nemmeno l’otturatore più veloce riesce a fermarle.
Ecco dev’essere questo il suo fascino: la fuga. L’eterno movimento. Il nascere stentando e morire gloriosamente, lasciando dietro di sé qualcosa (la brace! la cenere!).
Far diventare il “carpe diem” un concetto legnoso: colgo l’attimo e lo dilato nel tempo, penso di attaccare un ciocco e sono già alla fine, ma ne ho gustato ogni millimetro quadrato, gli ho dedicato tutto me stesso e adesso siamo una cosa sola.

…pensieri strani di una fredda notte umbra… o sarà colpa dell’Elton che mia sorella fa risuonare?
Non so, ma intanto ci penso e capisco che io…

…ardo viva…

Chiuso per ferie

Alè!
Finalmente è arrivata l’ora tanto agognata della partenza per le vacanze… che dire?
Buona Pasqua e buone vacanze a tutti!
Baci,
Cheeboh

(..postato da cheeboh in partenza ;-)..)

Odio

Questo l’avevo scritto ieri, ma per ragioni ovvie non l’ho pubblicato:

Oggi non sopporto un sacco di cose… tutte tipicamente lavorative.

* per quanto nobile possa essere come mestiere, io non faccio la segretaria
* per quanto nobilitante sia immolarsi sull’altare del lavoro, io non mi faccio fare il culo per conto di terzi
* sebbene i consulenti siano ghettizzati, io non intendo farmi dire per filo e per segno cosa fare, con chi e quando.. in termini lavorativi: ho la mia mission e non ho bisogno della balia, grazie!
* sebbene io non mi occupi della rete, avrò pure il diritto di protestare quando non va niente, vero?

NON VA NIENTE!!!!!!!!

…voglio fare come il tizio in foto… magari su un praticello, e in posizione più comoda…

Oggi aggiungo che se vado avanti così… do le dimissioni!!

Un'ubriaco in aiuola a Helsinki (by me, 2000)

L’importanza di essere

Non so cosa cerco finché non lo trovo.
Nella vita così come in questo pigro pomeriggio.

Poi l’ho visto.
Un sasso largo, piatto, a pelo d’acqua.
Per poter stare asciutta ma nello stesso tempo sedere nel lago.

Ho fissato il riverbero così a lungo da iniziare ad oscillare come una delle canne e insieme sentirmi salda come gli steli d’erba che formano immoti isolotti verdi.
Ho sentito il respiro del lago attorno a me e lasciandomi andare ho iniziato a respirare con lui.

Cerco di imprimermi i giochi dei riflessi: guardo attentamente la perfezione di una nuvola.
Il blu esagerato dall’acqua e il grigio cupo delle ombre.
Passa un pesce e la sua bolla d’aria cancella tutto.
La tela è pronta per un altro ritratto.

Una gallinella d’acqua mi guarda e passa, non ho cibo da offrirle e mi preferisce le famigliole di gitanti.

La gente mi guarda e passa.
Sento i loro occhi trafiggermi le spalle, i loro sorrisi perplessi e di scherno: è domenica, dove correte?
Il via vai è frenetico, corso Buenos Aires è in libera uscita.. a turbare il lago sonnolento.

I rumori mi sfiorano ma non li sento.
Per me c’è solo il vento che accarezza le fronde, il frinire della penna sul foglio.
Il lago è silenzioso, rispetta i miei umori.

Io non ho umori.
Mi lascio cullare.

Sono la foglia portata dalla corrente, l’alga stropicciata dal sole.
Non nuoto, non mi muovo.
Lascio che tutto scorra e passi oltre, lavandomi via.
Ho salde radici, prima o poi scoprirò a cosa sono ancorata.

La gallinella ripassa veloce, a favore di corrente.

Non ci sono, non ci sono per nessuno.
La mia ansa è nascosta, per trovarmi devi volermi.
Devi credere nella mia pigra presenza, come un elfo o una fatina.
Non mi sto nascondendo, non sono in fuga: mi sto cercando.

Chi sono?
Dove vado?
E, soprattutto, perché?

Non è importante. Non credo, almeno.
Io sono.
Di più non so.
Io sono il sole che mi bacia i capelli, sono il vento che mi sfiora la guancia.
Io sono l’acqua che mi lambisce i piedi, io sono la canna fragile stendardo di se stessa.

(..postato da cheeboh garcia lorca..)

Cartello

NON CI SONO PER NESSUNO PRIMA DELLE 12:00.
In caso di incendio cercate di domarlo senza svegliarmi.

Esattamente quale parte di questo cartello non si capisce? No, perché sono in giro da molto prima dell’ora sperata…

GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR

(..postato da cheeboh cartellomane..)