Scuse

Per la prima volta in vita mia mi ritrovo a pensare “TG venerdì c’è sciopero”. Essì, perché così almeno ho la scusa per andarmene da Roma domani.
Come se avessi bisogno di scuse.. (ma tant’è).

(..non lo so come si sta nei dintorni di Milano e non so nemmeno com’è convivere.. per ora più che un weekend più corto delle nostre ultime vacanze non abbiamo sperimentato :-()

Docs

Ho sempre odiato scrivere della documentazione così come sta nella testa altrui, significa solo perdere ore di tempo e riscrivere le stesse cose n volte.
Soprattutto se nella testa altrui non è chiaro come debba essere questa documentazione.

(..questa è almeno la seconda settimana che vado avanti così..)

La radio che passa Neil Young

Ieri a quest’ora dormivo da un’ora e venti. D’altra parte l’ultima volta mi sono alzata dal letto da poco meno di 24 ore.
Se dormire è un po’ morire, io sono a rischio di eternità!

(..sarà che ormai è quel momento lì della notte, sarà che forse ho quasi finito di lavorare, sarà, ma per ora è rientrato l’attacco di “io-dò-le-dimissioni-e-vaffanculo”. Se ne riparla domani..)

Sprechi

Mi sono sprecata e ho mandato ben due cv in risposta a due annunci.
Miiiiiiiiiiiiiiiii!

(..è che io tento cose funamboliche come il bambino della pubblicità della Kraft che pensava di essere un maghetto, lui ce l’aveva con la teglia di lasagne e io con il lavoro.. se invece del lavoro mi arriva una teglia di lasagne? Beh, vi invito a cena!)

Stampelle

Attraversare il mondo a passo di canguro, passando attraverso muscoli (che non sapevi nemmeno di avere) doloranti, svegliandosi una mattina e scoprendo che i muscoli sono ok ma ora le mani sono ko, con una gamba sola che si stanca e ti fa pensare solo a dove trovare la prossima sedia, rischiando di devastarmi scivolando dolcemente in un’aiuola, facendo shopping mirato perché quando mai riavrò il tempo di comprarmi qualcosa, odiando il telefono che continua a squillare perché so che è l’ufficio, valutando ad ogni istante distanza, slancio, durata ed equilibrio.. attraversare il mondo a passo di canguro, dicevo, lascia il tempo per meditare mentre il corpo si arrabbatta nella sua nuova quotidianità.
Sarà che le questioni di questioni di equilibrio del corpo sono traspirate anche altrove, ma qui si è fatto qualche bilancio e si è scoperto che:
* lavoro: non ci siamo. Sono in malattia e lavoro. La 14esima verrà devoluta alla causa della Jollyroger (che è dal meccanico e ad agosto dovrà rinnovare l’assicurazione..) e i soldi per le vacanze non ci sono.. aver lavorato un anno solo per vivere, beh, non mi sta bene (andare in vacanza e staccare a un certo punto diventa un *dovere*)
* questioni geografiche irrisolte: sono lì e io non ci voglio pensare più di tanto. Ma stare una settimana (o 10 giorni) dai miei un po’ ti ci costringe a pensare. I miei ovviamente vogliono che torni su, e vabbè, questo era noto. Il signor N vuole tornare su.. questo lo so da sempre. Ma io non sono pronta a tornare su. Non riesco a trovare un punto geografico “su” dove mi ci vedo. Non lo so. E se cambio lavoro, dove lo dovrei cercare?
..e altri punti che non mi sovvengono più. Mi ha interrotta il capo, per parlare di lavoro, per discutere quella scadenza fra 10 giorni che dobbiamo assolutamente rispettare.

(..stampello lentamente in là.)

C’era la luna e avevi gli occhi stanchi

Ho un elenco di cose da fare al lavoro, online e nella mia vita, che potrebbe riempire i prossimi sei mesi.. e che invece devo evadere nelle prossime settimane.
Il mio personalissimo e conflittualissimo rapporto col mio lavoro sta peggiorando drasticamente (e non ci voleva tanto a pronosticarlo: meno mi sento motivata meno ci sto dentro), gli impegni duplici nel weekend e per tutti i weekend aumentano..

Voglio un mese di vacaza. Mi merito un mese di vacanza. L’anno scorso ho fatto solo una settimana di ferie e mi sento il peso di un anno sulle spalle.
E poi è maggio.
E ci sono le questioni geografiche irrisolte e so che non possono diventare un braccio di ferro.
E poi ci sono io, che sono io e non posso cambiare sostanzialmente, nemmeno (soprattutto non) per i commenti trasversali.

(..e no, non voglio che passi. Non voglio svegliarmi domattina come una Pasqua senza aver risolto niente. ekkekazzo!)

Lunedì mattina, h. 9:26

Quando è a casa è “E dal portatile” e quando è in ufficio è “E in ufficio“.

E in ufficio buongiorno, ma dove sei?
F in ufficio :-P
F tu?
E in ufficio non ti ho visto..
E in ufficio ma come? sono nascosto dai pc!? :-S
F ahahah
F o io sono particolarmente rimbambita :-P
E in ufficio neanch’io ti ho vista entrare
E in ufficio ahah
F caffè?
E in ufficio dai ci vediamo alla macchinetta

(..distanza mia postazione sua postazione max 10 metri..)