ES9449 (blog offline)

Gli orecchini sono importanti. E più sono pazzeschi e più servono.
Quindi mica potevo partire senza orecchini, no?
E quindi via con l’acquisto: un filo lungo come un tacco (7cm) con in fondo un brillantino. Orecchini da capelli sciolti.. da chiome al vento.
Al folle shopping si aggiungono due libri: Marcela Serrano “Arrivederci piccole donne” e Gabriel Garcia Marquez “Memoria delle mie puttane tristi”.
Ora leggo e pisolo :-p

Il tempo mi sfugge tra le dita

Mi sento impedita.
Odio sentirmi impedita.
Voglio un coso for dummies.

* un manuale “come cambiare tutto in 30 gg”
* una cartina di Roma for dummies
* una guida agli annunci immobiliari per neofiti

L’altra riva

Aiut!
Pare che il lancio del cappello sia andato a buon fine e che io stia uscendo dall’acqua sull’altra riva del fiume, per riprendermi il mio borsalino..

(la Yanez entro un mese dovrebbe navigare in altre acque.. stay tuned!)

Donna dimmi, cosa vuol dir sono una donna ormai?

Stamattina in macchina era di scena il Battisti da schitarrate folli (..o mare nero mare nero mare ne’..) e mi è tornato in mente che quando sono stata a cena da M l’ultima volta gli ho chiesto dove tenesse la chitarra: “a casa dai miei”.

Ho pensato a com’è cambiato negli anni, a tutte quelle persone che si sentono (ancora) in dovere di venirmi a dire quant’è cambiato e ho pensato alle cose che non condivido della sua vita e che non gli dirò mai. Ma la chitarra no, non doveva farselo!

(magari se mi decido a lavare il maglione di Linus..)

Biblio!

Ieri sera mi sono fatta forza e ho posto fine alla triste vicenda.
A parte che 3 libri in ritardo di due mesi mi sono costati semplicemente 3€ (il che non aiuta la mia ritardite cronica a rientrare), sono rimasta colpita dalla gentilezza della bibliotecaria di Agrate.
Dato che quelli di Arcore sono delle iene, posso cambiare la mia biblioteca di default e scegliermi quella di Agrate?

Ormai ho anche imparato dov’è ;-)

Sono solo canzonette

..non passa mai l’età in cui si copiano i testi delle canzoni sulla Smemo..

Sarà che è notte fonda, che dalla radio accesa arriva musica lenta, messa in onda;
sarà che per pensare non c’è un orario se c’hai pensieri che pesano sul serio.
E non c’è dizionario, non c’è vocabolario per trovare le parole
e allora scusa se son scritte male, però tu tanto mi capisci uguale, tu sei come me!
Vorrei spiegarti che crescere nei bar delle periferie,
respinto dalla scuola, buttato a volte dentro strane compagnie,
vuol dire che non c’è sentimento che trova uno spazio dentro
e allora devi aver pazienza e insegnarmi quello che sento cos’è.
Questo qualcosa tra me e te, che non è un’abitudine,
che non mi fa dormire e non mi importa niente,
che se non chiami e non ti fai vedere non c’è una ragione,
neanche la musica mi serve a stare bene. Nemmeno una canzone.
Vorrà pur dire qualcosa dai se insieme a te la notte passa veloce
e con un’altra non ci starei, non potrei farlo neanche se mi piace
e stare in macchina a parlare per ore, mi piace quasi come fare l’amore,
che è una parola che non so pronunciare, c’ho confusione su che cosa vuol dire,
però mi sa che la ritrovi uguale se guardi dentro di te.
Questo qualcosa tra me e te che scava la mia ruggine,
che non fa parte delle cose che conosco
e non c’è casa e non c’è compagnia, e amico, amica o chiunque sia,
insomma dimmi dove sta il mio posto, io voglio una risposta.
– Tra me e te, B · Nario –

(dopo averne regalato un pezzo a un amico mi sono ricordata perché amo questa canzone così semplice e tanto inclinata..)