Progettare è progettare, non realizzare.
La parte interessante del progetto, o almeno quella che io preferisco, è la parte di speculazione iniziale, in cui si vagliano tutte le possibilità, se ne scartano alcune e si procede ad analizzarne altre nel dettaglio.
È la parte in cui si costruiscono castelli sulle nuvole, in cui il foglio di carta spesso serve per disegnini senza senso o per realizzare origami, perché le mani hanno bisogno di stare impegnate mentre il cervello elabora informazioni apparentemente sconnesse.
Una volta trovata l’Idea, si inizia ad elaborarla, testarla, guardarla da tutte le parti, è il momento dell’“..e se?” e ci si sbizzarisce nell’“..e se?” più fantasioso perch<è si sa che la sfiga ci vede benissimo. Quel che arriva alla fine è il Progetto, ormai *solo* da realizzare.