Deliri estivi

Mio figlio si chiamerà Rutto, o almeno avrà un R. nel nome di cui non conoscerà mai il significato.
Mio figlio avrà il cognome di mamma e papà, perché è più nobile.
Mio figlio da ieri sera ha un account gmail.
Mio figlio da ieri sera ha già scritto almeno due mail.
Mio figlio non è ancora nato e non è stato nemmeno concepito.

(..dite che faccio una segnalazione all’abuse di gmail o mando al fresco i due che si sono inventati mio figlio, il suo nome e le sue manifestazioni?)

Planet

Rendersi conto che in questa stagione parlare di viaggi mi fa male, rende i pomeriggi lunghi e il lavoro difficile. Mannaggia ad Auro!

Freecycle

Ieri pomeriggio sono partita per una spedizione nel pattumaio condominiale per cercare di svuotare il balcone dai vari sacchi e sacchetti. Tempo 2 minuti e torno su più carica di come sono partita..

N cos’hai lì?
F uh.. eh.. freecycle!
N eccerto, diciamolo in inglese che così suona meglio!

(..oh, insomma, è contrario alla mia etica che qualcuno butti un bel vaso di coccio, tondo, solo perché non gli serve più.. non potevo mica lasciarlo lì!)

Nella rete

#qualche giorno fa, in ufficio#
Un collega ha un app con un possibile nuovo fornitore. Il fornitore arriva e mentre stanno discutendo mi vede, si ferma e mi apostrofa: “Frieda?” io mi giro “Frieda Brioschi?” “sì?” “Tu sei il presidente di Wikimedia Italia” “..sì..” “leggo sempre le tue interviste in giro, anche su Punto Informatico, sono A, ti ho contattata su LinkedIn” “certo! come stai?”

(È che 15 anni fa, quando andavamo allo stesso liceo, lui era un po’ diverso.. anch’io credo ero un po’ diversa :-p)

#qualche giorno fa, a Berlino#
Durante un pezzo di plenaria mi si siede accanto un fanciullo, che mi apostrofa “Frieda? Ciao, sono T. Siamo amici su un sacco di social network e ci tenevo a salutarti di persona ;-)”
(accetto indiscriminatamente gli inviti dei wikimediani, perché collegare nome e cognome al nick è sempre un problema e poi perché ne incontro così tanti che ogni tanto mi perdo via”)

Greetings from Berlino

Sono seduta nel letto molle che mi sono appena rifatta. Nella stanza con me al momento ci sono due fanciulle (la terza è fuori a far baldoria, noi invece non c’abbiamo il fisico) e tutte e tre siamo a letto col pc in mano, che facciamo cose.
Non regna il silenzio solo perché tastiere e mouse ticchettano e una delle finestre è leggermente aperta, così entra un vago rumore di macchine da fuori.
La stanza è bluette. Cioè, la moquette è bluette e le pareti sono azzurre asilo, ma solo per la metà bassa. Sopra sono panna. Di fronte a me c’è un ritratto della Marilyn.
Agnes è polacca, Brianna è australiana, e Henna non mi ricordo esattamente, ma nord europea. Due sono persone di spicco di altrettanti chapters, una è anche la guru di uno dei progetti Wikimedia, e la terza è una dev.
Stasera mentre eravamo in metropolitana dirigendoci verso l’ostello, guardavo questo gruppo variegato.. una cinquantina di persone provenienti ad occhio e croce da 25 paesi diversi, accomunati da una passione (wiki*) e da un sogno (cambiare il mondo!) e sarà la stanchezza o il clima straordinariamente mite di Berlino (fa più caldo qui che a Milano) o un insieme delle chiacchiere di oggi, che mi sono trovata a pensare che eravamo proprio belli!

Messaggi dal passato

Mi sono regalata un quarto d’ora di puro divertimento navigando dal fondo della mia casella gmail per capire com’è che ho 3000 e rotti messaggi da archiviare, di cui alcuni ancora da leggere.

Dalla mia analisi ho scoperto che già nel lontano 2006 non riuscivo più a stare dietro a tutte le mail che mi arrivano.. ma soprattutto che essendo sempre più nota Wikipedia hanno smesso di arrivarmi mail (e telefonate) come questa:

Gent.le Sig.ra Brioschi,

La preghiamo informarci se potete fornire:

CAMERA D’ARIA IN GOMMA DI LARGHEZZA 35 MM.

Grazie e distinti saluti

VF

Per me VF è sempre stato l’acronimo di Vigili del Fuoco.. per sempre terminato un paio di settimane fa, quando è uscita una mia intervista su Vanity Fair (con tanto di foto mentre faccio Guglielmo Tell con un micromondo di Wikipedia sulla testa).
Vanity ha una serie di lettori che per me erano insospettabili (e che a distanza di due settimane ancora passano a dirmi “ma sai che.. ti ho visto su VF!”).

(..l’ego..)

Cominciamo bene

Premessa: devo versare un assegno su un conto su cui ho la firma (ma non è intestato a me) aperto in una filiale in un’altra città.

Vado sul sito della banca e cerco il numero di telefono: la sezione numeri verdi mi sembra proprio ben fatta, con un numero per i clienti e uno per i non clienti.
Siccome non è esattamente la mia banca e non ho dietro i codici di accesso, mi accontento del numero per i non clienti. Compongo il numero e mi risponde la solita voce registrata: “se non siete clienti premete 1 altrimenti..”. Andiamo bene.. ma non era il numero per i non clienti?

(..ovviamente non mi hanno saputo dare una risposta semplice e chiara.. ho optato per mandare una mail alla filiale dove voglio andare, speriamo che mi diano retta..)

I’m in my depression

Propongo una mozione per l’attualizzazione dei proverbi e dei modi di dire. “Casa dolce casa” ad esempio potrebbe perdere quel sottile riferimento ad Hansel e Gretel e passare a “Casa cara casa” dove la connotazione affettiva rimane ma si aggiunge anche il taglio economico.

Il sig. N e io ieri siamo andati per agenzie a vedere per una casa. A parte le immani discussioni filosofiche a priori (io voglio una casa vecchissima possibilmente cadente da risistemare, lui ne vuole una nuovissima, fatta con materiali e tecniche ultratecnologiche e che sia almeno di classe energetica A+ o qualcosa del genere) i nostri requisiti erano minimi: 3 locali + box.
Col budget che ci siamo dati (calcolato al contrario, partendo da una rata del mutuo affrontabile) la prima agenzia ci ha trattato da pezzenti, la seconda un po’ meno, la terza è stata gentile ma con poco che facesse al caso nostro, la quarta idem.
Oggi abbiamo preso la macchina e abbiamo iniziato a girare i paesi vicini alla ricerca di cantieri (le agenzie vogliono mediamente il 3% + iva di commissione, mica cazzi!) e siamo tornati a casa carichi di numeri da chiamare.

Ma io sono lo stesso sul depresso andante. Uno non impegna i prossimi vent’anni della propria vita per comprare il meno peggio che si è potuto permettere.. comprare una casa non è come affittarla, mica posso cambiarla dopo 6 mesi perché non mi piace, non mi ci trovo, non è comoda per la spesa, le scuole, ecc.

Uffa!

Ultime (post sbevazzata aziendale)

Notizie varie degli ultimi tempi in ordine sparso.

Terremoto
Alle 16.20 mi ha telefonato il signor N avvisandomi della scossa di terremoto. Siccome notoriamente gli animali le sentono prima, la Ciccion dormiva mollemente sul divano prima, durante e dopo.

Tu come ce l’hai?
Una collega in evidente stato di alterazione alcolica ha dichiarato a tutta la folla aziendale “Io sono per l’igiene, non ce l’ho” e un’altra le ha risposto “Poverina, chissà che freddo!”. Un’altra nascosta dietro una colonna ha mormorato “Silvia la chiama il petto di pollo..”. Sono stati avvistati un paio di fanciulli a cui si è bloccata la crescita dopo questi scambi.

Beggi Vs PTWG
Alla GGD#6 il signor N avvista Andrea Beggi e lo aggancia con una battuta fulminante “Paul the Wine Guy? Piacere, signor N!”. Io lo avrei mollato lì.

Sulla neve
Il giorno che siamo andati a sciare, alle 9.30 il signor N era talmente incazzato che qualcosa doveva succedere.. in coda per acquistare lo skypass gli si sono (letteralmente) disintegrati gli scarponi!