L vado a prendere l’acqua
F basta che apri la finestra..
F mela + N
L rotflol
(..a Milano diluvia..)
Pensate a cose straordinarie, saranno loro a portarvi in alto
Questioni acquose
L vado a prendere l’acqua
F basta che apri la finestra..
F mela + N
L rotflol
(..a Milano diluvia..)
Venerdì pranzo col mio ormai-ex-capo e lo accuso di volermi avvelenare. Venerdì notte sto male e faccio passare una notte da incubo al signor N svegliandolo ogni 5 minuti. Sabato mattina ho 39,3.
Di lì in avanti si perdono le traccie di Frieda.
Dal consumo d’acqua della pseudofamiglia ricaviamo che l’uso del cesso è tutto sommato regolare, mentre quello della doccia diventa spropositato (fino a 4 al giorno) e in orari pazzeschi (alle 2:30 di una notte insonne, alle 5:30 di una notte di brividi, ..). Parallelamente i principali elettrodomestici casalinghi (lavatrice, lavastoviglie) cessano di funzionare.
(..del tipo che aprendo la bocca al buio le tonsille sono fosforescenti come le stelline che si attaccano sui soffitti..)
Ho un enorme problema: è estate da 3 giorni e non ho ancora iniziato a cantare a squarcia gola le canzoni di De Gregori!
(..quando ero piccola, sufficientemente piccola da essere felice di uscire la sera con gli adulti e sufficientemente grande da non essere mandata subito a letto, c’è stata un’estate che andavamo tutte le sere allo stesso bar, L’Oasi. Gli adulti chiacchieravano e io e mia sorella avevamo come unica chance ascoltare l’omino che faceva pianobar, cantando tutto De Gregori. A metà estate mia madre era convinta che mi fossi innamorata del cantante e invece erano le canzoni!)
Viareggio.
Sole, mare, sabbia, sole, 2km di spiaggia, mare, 20 persone scarse, sole, neve.
Non è come Sanremo negli anni cinquanta, ma è abbastanza per telefonare a mammà e farla morire d’invidia e far sorridere il signor N che mi sente fare picho-pacho.
Camminare col golf e sotto la maglietta a mezze maniche e avere caldo, con le Tods (con dentro i calzini) in mano e i pantaloni (seri!) arrotolati, i piedi nell’acqua: il mare alla mia sinistra e le Alpi Apuane con le cime innevate alla mia destra.
In acqua con la muta e un’attrezzatura che non ho mai visto ci sono dei pescatori che pescano vongole (almeno a giudicare dal contenuto di un secchio in cui ho sbirciato), sulla spiaggia camminano cani (umidicci e divertiti quanto me) e persone serie che pensano di poter passeggiare impunemente con le scarpe.
Io me li immagino come i milanesi dei telefilm tornare sulla strada e imprecare per la sabbia che si è infilata nelle scarpe..
La prossima casa deve necessariamente avere una vasca da bagno o un bagno di dimensione tale da contenerla. La doccia invece è optional.
(..quando sono infreddolita o esausta o incasinata niente è come infilarsi nella vasca da bagno bollente con un bel libro. La doccia ha il brutto difetto che non ci puoi leggere..)
Ieri pensavo di aver trovato l’uomo della mia vita: americano, belloccio, vagamente timido. Io bevevo orange juice, lui pure; io ho preso una Coca, lui una Pepsi (mica ho detto che doveva essere il mio gemello!).. poi abbiamo divorziato quando io ho ripreso a bere succo d’arancia e lui Pepsi. Troppe bollicine.
(..nelle bibite che abbiamo a disposione qui in ufficio l’unica acqua in bottiglia è la Perrier, ovviamente “Sparkling natural mineral water”. A me sembra follia..)
Dopo giorni soffocanti finalmente a Roma c’è un alito di vento.
Sono in terrazza e ogni tanto mi coglie un brivido (più di piacere che di freddo) perché l’aria è fresca.
Tigro finalmente dorme (oggi era sclerato per il caldo), PP si è nascosto dietro qualche vaso e io leggo (con tanta invidia) di G in Islanda.
(..sto seriamente pensando che poi potrei andarmene a letto a rivedere “The day after tomorrow”. La convinzione che faccia freddo, almeno, è garantita!)
Mentre eravamo a Hvar ci hanno consigliato alcune spiagge dove andare. L’ultimo giorno avevamo deciso di andare a quella di Vrboska.
Seguiamo le indicazioni e decido di fermarci ai margini della pineta, seguendo a piedi il viottolo. Contemporaneamente a noi si muove anche un’altra coppia di italiani, arrivati in motorino un paio di secondi dopo di noi.
La discesa è ripidina e il mare è ancora lontano, la scogliera ancora non si vede, ma si intuisce.
Sul finale intravediamo un po’ di persone. Poi un tizio seduto si alza e il signor N ulula “Un uomo nudo!”.
Poi avanziamo per vedere se la scogliera è solo di nudisti o se ci sono degli individui vagamente coperti.
La coppia dietro di noi inizia a discutere: lui vuole andarsene, lei ribatte che non ha problemi a rimanere.
Appurato che anche gli altri sono nudisti il signor N decide che dobbiamo andarcene, borbottando qualcosa all’indirizzo di “quella specie di John Holmes nudo”.
(..ovviamente quando gli ho fatto notare che solo loro uomini si erano tanto scandalizzati e avevano voluto andare via, ha negato tutto..)
..che significa che appena arrivata a Terni mi sono tuffata sotto la doccia.
..che significa che l’altra sera jet-laggata, stravolta e con mal di testa, dopo aver finito di togliere tutte le foglie dalla piscina ho abbandonato i vestiti e mi sono data allo splash!!! selvaggio.
..che significa che oggi si parte per la Croazia e io sono talmente stanca da non avere più la forza di pensare.
(..10 giorni di Vacanza, senza pc e senza rete..)
Il bello di essere in una regione subtropicale nel periodo dei monsoni è che almeno una volta al giorno c’è un diluvio come Dio comanda.
Anticipato da tuoni e lampi, nella miglior tradizione, il diluvio dura circa un’ora (preferibilmente ha luogo durante la pausa pranzo) e apre letteralmente le cataratte celesti.
Ieri sera è successo durante la cena e improvvisamente il panorama notturno di Taipei è scomparso: niente luci, niente lampi, niente. Sono nero in movimento.
(..sembrava che qualcuno innaffiasse con una canna a grande portata le vetrate..)