Voglio una casa. Mia.
Voglio che passare una domenica pomeriggio ad appendere porta tende e tende abbia un significato diverso da “tanto sono in affitto e prima o poi mi tocca smontare tutto e tappare i buchi”.
So che questo fa rizzare i capelli in testa al signor N, ma tanto li porta a spazzola e quindi non si nota più di tanto ;-)
Voglio una casa vecchia, va bene anche cadente.. che necessiti di lavori. Tanti.
So che questo provoca l’emicrania al designer dentro al signor N, che mi parla di problemi di isolamento di vecchi materiali, di spese folli.
Sono irrequieta e voglio una casa mia, che faccia da radice, che sia di sfogo quando ho bisogno di far qualcosa, che mi dia la sensazione di costruire qualcosa di mio.
(..che l’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re me lo dico da sola..)