CTRL + ALT + DEL

Se mi si pianta il pc o se chiunque mi chiede assistenza, la prima cosa che faccio/dico è “Hai provato a spegnere e riaccendere?”.

Da qualche tempo la Jollyroger mi segnala random un’anomalia dell’antifurto elettronico e l’unica è spegnere e riaccedere un paio di volte o, al peggio, staccare la batteria e aspettare un paio di minuti (sì, proprio come con un laptop).

Ieri ho attivato Mobile Internet sul mio iPhone e nonostante i messaggi rassicuranti di Vodafone non andava un tubo. Dopo aver atteso le 6 ore consigliate e aver verificato che non era successo nulla, ho telefonato al servizio clienti dove l’operatore mi ha subito chiesto “Ha provato a spegnere e riaccendere?”

(..arrossita e con la faccia di quella beccata in castagna..)

Il sig. N

Il sig. N la sera quando si pianta sul divano e accende il computer una delle cose che fa è aprire twitter (il sito) e andarsi a leggere quello che ho cinguettato dall’ultima volta che lui ha letto.

L’ho scoperto l’altra sera per caso.

Il sig. N ieri sera si è fatto trovare dietro la porta di casa con un enorme mazzo di fiori. Per me. Incurante che la sua gatta (The Ciccion) li mangerà tutti impunemente.

Nelle notti fredde il sig. N fa la differenza :-)

Come andare in bicicletta

15 con e poi 12 senza.
15 anni passati in sella, con ogni impegno pianificato per avere tutti i giorni il tempo per andare a cavallo, con i weekend sempre presi in giro per gare.
Poi un giorno è finita. Khattam-shud, finita del tutto.

Sabato, per la prima volta dopo 12 anni, ho rimesso il sedere su una sella e anche se non era tutto perfetto come prima, è stato come risalire in bici e scoprire di non averlo dimenticato.
Il fisico non c’è, ma i riflessi e le abitudini tutti.

La pantera e la madama

Stamattina in piazzale Cadorna:

F ma guarda, quell’auto della polizia ha disegnata dietro una pantera!
S e certo, perché pensavi che si chiamasse pantera?
F uhm.. perché lo dice il Cerutti Gino?
(..)
F e la madama cosa c’ha disegnato dietro?

(..ma che rogna nera quella sera/qualcuno vede e chiama/veloce arriva la pantera/e lo vede la madama..)

Finanze in ribasso

Stamattina ho tenuto una lezione in Bocconi esattamente incastrata tra due riunioni.
Mi sono defilata alle 11.30 dall’ufficio, sono saltata su un taxi, sono arrivata in Bocconi con 10 min di anticipo e zero fiatone.
Lezione, panino con la docente e con un’amica, altro taxi e sono tornata in ufficio con qualche minuto di anticipo sulla riunione successiva.
Ho investito 15€ sulla mia salute (l’angoscia dei mezzi pubblici e/o della bici) e mi sento molto soddisfatta!

Al telefono /1

Martedì scorso ho fatto colazione con Sara. Non ci eravamo date un appuntamento preciso ma ci eravamo scambiate il numero di cell, quindi quando sono arrivata sotto casa sua le ho mandato un sms:

F Sono sotto casa tua :-)
S Chi 6
(io iniziavo a pormi delle domande, ma magari Sara non aveva salvato il mio numero e ce l’aveva su un foglietto di carta esattamente come ce l’avevo io in quel momento)
F Frieda
S Sotto quale casa
(e qui ho iniziato a sghignazzare tra me e me)
F Sara?
S Ai sbagliato numero
F Ops!

A quel punto ho chiamato un’amica e mi sono fatta dare il numero giusto e la nostra colazione è andata benissimo, ma io ho continuato a sghignazzarci sopra per tutta mattina (mi immaginavo un marito munito di moglie molto gelosa che riceve il mio sms..!!).

Tanto per ridere

Giovedì bevendo qualcosa con un amico mi sono sentita per un attimo astemia:
C cosa bevete?
F un bicchiere di vino bianco
C ..e per lei?
A qualcosa di alcolico..

A proposito dell’iPad, continuo a sghignazzare ripensando a questa scemenza by Luca Sartoni.

Ieri passavamo per Lugano, in macchina, insieme ad una coppia di amici e commentavamo gli oggetti che galleggiavano sull’acqua:
F le paperelleeeeeeeeee!
N la moto d’acqua..
A guardate che bel trattore!

Gattologo

Stamattina un’enorme gatta nera correva per casa inseguendo il suo cibo. Detto così suona molto nobile: avendo trovato un topo/tacchino/insetto in giro, la gatta nera lo inseguiva per nutrirsene; in realtà quello che stava accadendo è che prendeva le crocchette dalla ciotola ad una ad una, le lanciava in giro e le inseguiva per mangiarsele facendo dei saltoni come un prode cacciatore.

Poco fa ero, come ora, sul divano, col laptop in grembo e stavo lavorando. La Ciccion è uscita dalla loro cesta, ha disceso le librerie, e camminando sullo schienale del divano è arrivata da me. Mi ha piantato le zampe sul petto e si è comodamente sdraiata, riducendo la mia operatività a zero.

(..la porterò dal gattologo, io, altroché! Non si può mica andare avanti così :-D)

C’era la luna, c’erano le stelle

C’era una volta un piccolo blog (85 post in tutto), su una piattaforma orrenda (Tiscali), che ha vissuto serenamente per poco più di un anno, poi si è dimenticato di sé.
Poi è rinato con una nuova pelle e ogni tanto tornava a guardarsi nelle vecchie vesti così egocentriche (si chiamava IO – quello che faccio (poco!), quello che dico (caxxate), ma soprattutto quello che penso)

Finalmente ho finito di importare qui tutti i vecchi post.

Mi sono divertita e rivissuta a rileggermi e mi sono ricordata del piccolo mondo dove leggevo un papà con bimba, una fanciulla con figlio e nuovo fidanzato (più giovane!), di una informatica dalle tante passioni, di un fantasmino che aveva smesso di bloggare ma mi curava. È stato proprio un bel periodo.

(..c’era una nuova emozione sulla pelle..)

Frammenti

Il treno mi fa venire invariabilmente sonno. 16 minuti che siamo partiti e io già inizio a sbadigliare..
Ho riempito il computer di cose da fare durante questo viaggio e mi sto già chiedendo se concedermi un pisolino o meno, o meglio, quando.
I rumori della prima sono quelli di un ufficio.. non ci sono conversazioni famigliari da origliare, problemi comuni su cui sorridere; ci sono gli Zampetti del nuovo Millennio (ma per quanto, ancora, sarà nuovo questo Millennio?) attaccati al cellulare che parlano tenendo un mezzo tono che vorrebbe non disturbare, ma arrivare comunque forte e chiaro a chi sta all’altro capo della cornetta (ci sono ancora, tra l’altro, le cornette?). Il massimo dell’emozione è stata una sciura (di quelle bene, per intenderci) che ridacchiando ha confidato ad un conoscente che c’è stato un errore e hanno assegnato lo stesso posto a due persone e che lei è stata spedita in seconda.. la descrizione del posto assegnato mi ha ricordato certi annunci immobiliari.