La perfezione dei sogni

Sono strani frutti le mele: tante metà si assomigliano ma trovarne due che combacino veramente è difficile.

l’amico perfetto mi assomiglia
l’uomo dei sogni mi completa

Non so se le donne non lo sanno dire.. io sicuramente no.

Sperando possa nascere un giorno una rosa rossa

(è appesa a seccare appoggiata su una cornice, ma non è quel che sembra!)
Cuore di mamma stamattina sulla soglia “Con chi sei uscita? Nome, cognome, dove abita? Da quanto lo conosci?” e scappare via dando info minime e ridendo.

Corso Lodi, Palo Alto, Mythos, Corso Como, il Piccolo, la via che non c’è di fianco alla chiesa, la casa che *io* non ho voluto comprare, Brera, i ragazzini con le rose, corso Garibaldi, Corso Como, piazza della Repubblica in contromano, i Bastioni con Iris a tutto volume, il dedalo di viuzze e poi la meta. E via verso casa. Stonando sul resto del CD e ridendo per tutti i deliri e le cose serie dette e sentite.

Compilare schede a nome altrui, trasformare uno in MaurA perché io sono stordita, sghignazzare sugli sms degli amici che prodigano consigli, il Grande Fratello, la Fattoria, Costanzo. I politici. Prodi. Prodi? Prodiiiiiiiiiiiiii! Un generale e “avanti Savoia!”.

Bello. Grazie. Bello. Ancora?

Il signor G e le farfalle

Cliente, capo, cliente, io, outsourcer, outsourcer. Capotavola di un coso ikeoso ovale. Ho freddo. Starnutisco.
Lunghi pezzi che non capisco, momenti in cui mi sento in imbarazzo *io* per come (non) fanno le cose gli altri. Pomeriggio infinito ma a tratti divertente.

8000 vetri (porta, porta, porta.. forse un’altra porta) più in là ogni tanto compare una striscia di sole.

Le mie farfalle canticchiano silenziose una canzone del signor G che ho cantato per mezza infanzia ed adolescenza:
..vorrei correrti incontro e dirti che ti amo, che ho bisogno di te..

cc-sa-by-nd-cc-pp-vf

Da una query di qualche giorno fa:

14:45 Civvi pensieri incli(na)ti
Frieda lol
Frieda è in gfdl?
Civvi cc-sa-by-nd-cc-pp-vf

Non essendo riuscita a decifrare l’inclita e aulicissima licenza con cui Madama Civvi ha rilasciato l’idea, sono felice di annunciare che il titolo di questo blog è una violazione di copyright!

..e non essendo io inclita, ma solo fatta storta, mi limito ad avere pensieri inclinati e a lasciarli rotolare..

Buon alternatore a tutti!

…mica scherzo io, ce l’ho davvero l’alternatore!

Questa è proprio una vita AC..(*)
Appena ricomincio a fuggire mi succede di tutto… il mondo si accorge di quello che faccio (ma quanta gente legge “D”??), gli amici invisibili diventano così concreti che se non ci sentiamo due giorni l’inter-dipendenza ci fa stare male, e ieri è persino resuscitata la “voce nella notte” (via mail per il momento)…

Ma cosa c’è nell’aria, la primavera??

…e poi sono contenta, è passato di qua un amico!! Anzi ne approfitto per dirgli una cosa: ma lo sai che ectoplasma vuol dire ”speciale sostanza fluida che fuoriesce dalla bocca di alcuni medium”? Blah, io ci penserei prima di farmi passare per ecto!!!

Un alternatore della Taccani, di Trezzo

(*) a corrente alternata

L’unico vero regalo

Finalmente ci siamo. È arrivato. E tra un minuto sarà anche finito.

È inutile, quest’anno non mi è sembrato Natale. Sarà che fino a ieri a Milano faceva un caldo tropicale, sarà che non mi sembrava ci fosse niente da festeggiare…
Ecco, è finito il Natale. Ma domani continuerò i miei giri a dare e ricevere regali, moderna copia di un più famoso vecchietto…
Perché i regali? Perché adesso, subitanea, giunge l’angoscia del capodanno?

Perché l’unico vero regalo che volevo fare, il mio cuore, è ancora qui incartato e non so a chi darlo?

Perché in questo Natale non mi sento bene se non sono almeno un po’ alcolica?

Andrò a dormire su questi dubbi mistici.

Buon Natale per chi c’è stato e per chi non c’era.
Buon Natale a quelli che amano, a quelli che vogliono solo bene.
Buon Natale a chi dorme di già, inconsapevole che Natale è finito.
Buon Natale a chi è da solo (come me), a chi giace allacciato a un altro corpo, a chi stringe il cuscino, a chi tende le braccia alla luna (ma ci sarà, poi, la luna?).
Buon Natale a chi è rimasto in città, a chi è al mare, in montagna, in pianura o in collina.
Buon Natale a chi si è perso nella nebbia, a chi si è perso in un bicchiere, a chi si è ritrovato guardando in uno specchio.
Buon Natale a chi viaggia nel web, a chi surfa dall’altra parte del globo, a chi guarda un film sdraiato sul divano.
Buon Natale a chi non crede nel Natale, nella vita, in se stesso.
Buon Natale lo stesso!