Tommorow and tomorrow and tomorrow..

Domani sono qui.

(..creeps in this petty place from day to day to the last syllable of recorded time, and all our yesterdays have lighted fools the way to dusty death. Out, out brief candle! life’s but a walking shadow, a poor player that struts and frets his hour upon the stage and then is heard no more. It’s a tale told by an idiot, full of sound and fury, signifying nothing..)

Il tempo va, passano le ore

Salendo in macchina e buttando l’occhio all’orologio ho pensato di essermi confusa e di aver guardato la durata della canzone.. come potevano già essere le 2?
Ora.. l’ultima volta che ho guardato l’orologio erano le 23:30 e il concerto era appena finito. È vero che poi abbiamo chiacchierato e siamo andati a spasso, ma mica mi sono accorta di essere stata in giro tanto.

(..il problema è stato arrivare a casa alle 2:30 assolutamente sveglia e iniziare a ripetermi “Devi dormire, domattina vai in ufficio!”)

Con tante finestrelle colorate

Abito in una via pomposamente chiamata via, perché in realtà è una scaletta (con tanto di gradini, ovviamente).
Sto al terzo piano, senza ascensore (perché fa bene alla linea, no?)
Sto sotto il tetto e fa caldo (Antò!)

..ma basta alzare gli occhi di poco per vedere le stelle..

(..c’era una volta una gatta che aveva una macchia nera sul muso e una vecchia soffitta vicino al mare con una finestra a un passo dal cielo blu..)

Felice

Non so se esistono strani riti o credenze per cui non bisogna dirlo ma solo esserlo, nel caso ecchissene.
Sono felice.
Per la prima incredibile volta nella mia vita ho la sensazione di essere al posto giusto.

(..ma non chiedetemi che posto..)

L’ora è giunta

Ta-dan!
Oggi vado a firmare il contratto e a prendere le chiavi di casa, poi scappo da Ikea a comprarmi il letto (no, volendo me lo danno.. ma un coso-futon-letto-divano quando decido di tirarlo su occupa meno spazio).
Domani si trasloca (pant! solo all’idea..).

Vado a impacchettarmi una viiiita!

..che poi uno si ritrova a guardare in vecchi scatoloni alla ricerca di cose per la casa accumulate in anni e gli capita di scoprire orrende tazzine ricevute in dono da amici. Due.
Perché se hai una relazione che dura da un certo numero di anni a un certo punto gli amici smettono di farti il regalo a Natale e iniziano a farlo alla casa che presumono che tu e lui avrete a breve. Poi anni dopo una si ritrova a indagare sulla provenienza di due tazzine.. e a malignare tra sé e sé che per quanto sono belle poteva lasciarle a lui!

Market value

Markus, coinquilino tedesco ai tempi di Helsinki, tutte le volte che usciva passava da me e si faceva insegnare qualche frase in italiano per abbordare le fanciulle finniche (qualche volta se le faceva scrivere sulle mani!!).
Abbordare e basta perché lui era fidanzato (e fedele, a sentir lui.. io ho una teoria un po’ più cattiva :-P ). Diceva che voleva solo controllare il suo market value.

(..ieri ero qui e mi sono divertita molto.. non so se questo aumenti il mio market value, ma il mio buon umore sì :-) ..)

Bilancia

/me è mezz’ora che balla e non riesce a fermarsi..

Il passaggio a casa prevedeva nel programma anche un pit-stop alla bilancia, dopo due settimane di non frequentazione.. ed era una parte molto temuta, perché mi sentivo ingrassata (sensazione, eh, niente vestiti che non entrano o simili).

La faccio breve: ho perso 3 kg!

(..devo ricordarmi di impacchettare la bilancia e portarla via.. non saranno sempre gioie come oggi ma serve!)