Sabato mattina

Ci sono problemi di parcheggio che rendono certe passeggiate infinite ma molto interessanti. Ci sono poi certi danni, docce improvvise, certe convizioni delle tre di mattina e gli sms delle quattro.
Non addormentarsi perché c’è una luna immensa che ti punta sul cuscino, perché.. svegliarsi alle 10 e rimanere a gattolare un paio d’ore, perché tanto è sabato mattina, perché non ho voglia di alzarmi, perché si sta bene qui.
Fare colazione a mezzogiorno, caffè, pane e miele. Un morso di pane. mmhm, buono il miele.
Una passeggiata al mercato, un claxson, Tiff.. embè?
Il tentativo di fuga che poi è rimanere che poi è andare.

(..non ti ricordi migravamo come due gabbiani c’amavamo e le tue mani da tenere da scaldare..)

Viziosa

F ..viziosa, io?
N sì, sì. Non negare che il tuo ideale è una serata sotto il piumone, con una tazza di cioccolata..
F .. e il pc?
N ..e me!

(..splendido splendente, l’ha scritto anche il giornale, io ci credo ciecamente..)

Ping!

Mi aspetto reazioni da me e quando non arrivano rimango un attimo stupita.
Poi controllo: un giretto tra i pensieri, sfioramento tra i vari sensi, verifica delle percezioni.
..e mi lascio andare a sorridere.

(..”mi aspetto grandi cose da me, grandi momenti di amore, idee che fanno battere il cuore e dopo i momenti di confusione, sorridere”..)

Loop

Dicono che c’è un tempo per seminare e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte e un altro di giorno teso come un lino a sventolare.
C’è un tempo negato e uno segreto un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire e quella volta che noi due era meglio parlarci.
C’è un tempo perfetto per fare silenzio guardare il passaggio del sole d’estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando è l’ora muta delle fate.
[..]
C’è un tempo bellissimo tutto sudato una stagione ribelle
l’istante in cui scocca l’unica freccia che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente si tende la mano
[..]
Dicono che c’è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare
io dico che c’era un tempo sognato che bisognava sognare.

Ivano Fossati, C’è tempo

E ci sono le conversazioni notturne.
E oggi.
E i link passati dagli amici.

(..e i post di tutto un po’ come questo..)

Lunedì mattina, h. 9:26

Quando è a casa è “E dal portatile” e quando è in ufficio è “E in ufficio“.

E in ufficio buongiorno, ma dove sei?
F in ufficio :-P
F tu?
E in ufficio non ti ho visto..
E in ufficio ma come? sono nascosto dai pc!? :-S
F ahahah
F o io sono particolarmente rimbambita :-P
E in ufficio neanch’io ti ho vista entrare
E in ufficio ahah
F caffè?
E in ufficio dai ci vediamo alla macchinetta

(..distanza mia postazione sua postazione max 10 metri..)

Déshabillé

Stasera sono scesa a prendermi un kebab gattoso per cena e sono uscita di casa as is, cioè:
* parole di cotone sulla Nutella
* felpa della Lonsdale
* jeans tagliati
* sabot col tacco
in una discreta accozzaglia di colori e schivando le pozzanghere.

(..e ridevo consapevolmente ad ogni passo :-P)

Cose di casa

E Fa strano salutarti sulla soglia, io dentro e tu fuori. Sono io che parto!
F ..sono cose che succedono solo a casa mia..

Tra le cose di casa mia in cui è implicata la signorina di cui sopra, ci sono tre biglietti appiccicati sulla mia porta in mezzo a tutto il resto e che io ho notato chissà come solo stamattina.
Il mio preferito è “So long and thanks for all the kebab!”

(..quell’uomo deve ancora nascere. E se per caso è già nato, allora ha deciso di andare in giro per il mondo. E se ha deciso di andare in giro per il mondo, allora lo sta facendo su rotte molto diverse dalle mie..)