Avvocosità

Lulù, se un signor N a caso viene a parlarti di divorzio, ricordati che devi scegliere: o me o lui.
E io ho un mattarello.
Anzi.
Due!

(..metto le mani avanti..)

Sveglia e pappa

F ti sei preparata la pappa?
T no, non ho più niente
F se vuoi ti do io rucola e pomodorini
T no, basta verdura, non ne posso più
F eggià, troppa verdura fa male
F sai che ieri su 24 minuti leggevo di uno che è morto per aver mangiato troppa verdura?
T vedi?
F sì, sì, pare che sia esploso tra le fermate di Barberini e Spagna..
T ma cosa stai dicendo?
F (lol) niente.. ti sto solo un po’ prendendo per il culo!

(..cosa mi tocca inventarmi la mattina per far alzare Tiff..)

Sesso sicuro

T non c’è la rete? io me ne vado..
E lavora in locale, no? come stiamo facendo tutti!
T lavorare senza la rete è come fare l’amore senza preservativo..
P pericolosissimo!

(..no LAN no party..)

Mensoline delle spezie

Non conosci in fondo un uomo finché non lo vedi usare trapano, cacciavite e affini, e lo senti cristonare contro la composizione del muro. Giàggià.

(..e poi si scoprono un sacco di cose utili, tipo la moda per il ”pret-a-trapaner”..)

Asciugaposate

N toh, guarda, manco sapevo di averlo
F cos’è?
N uno scolaposate
F bello! perché non lo usi?
N si è mai visto Rambo con uno scolaposate?
F no.. ma nemmeno Rambo con una wok!
N come no? Rambo le riconosce a naso le wok
N sniff, sniff.. pulita!
N sniff, sniff.. sporca!

sem chì

Non è che mi dimentico del blog.. anzi, la sera prima di addormentarmi ho sempre qualche cosa che mi dico “domattina la bloggo” e spesso come i sogni al risveglio non c’è più.
Non è che mi dimentico, dicevo, è che sono un po’ presa a vivere, a capire dove vado in questo inizio di 2007 (2 traslochi – 2! -, l’influenza che – bastarda! – rimpalla tra me e il signor N dalla fine del precedente anno, un flusso di informazioni e di richieste continuo che mi sommerge, ..), a mettere un po’ di bollini sulle cose da tenere, quelle da accantonare e quelle da buttare.
..e ogni tanto spegnere tutto e gattolare a letto fino alle 15 di una tiepida domenica di gennaio, con solo la forza di dormire un altro po’, perché qualunque cosa prometta quest’anno di sicuro so solo che sarà stancante.
E caldo.
E cucciolo.
Felice, si spera.