Notizie dalla famiglia

F Amo, poi andiamo che è tardi e dobbiamo fare shopping per le bimbe..
N ok
La commessa che assiste allo scambio sorride. Chissà se sorriderebbe sapendo che le “bimbe” sono due teppe pelosissime in fase di de-selvatichizzazione (i gatti non si addomesticano, impottibile).

Stanotte hanno fatto cadere di nuovo il telefono (quello del signor N, che sta appeso al muro.. prima che riescano ad andare in giro col mio cordless in bocca ci vuole ancora un po’ di tempo!): la prima volta, ieri notte, poteva essere un caso, la seconda no; toccherà trovare una soluzione per limitare il nuovo gioco.

Per ora le modifiche apportate alla casa sono state:
* installazione di retina a coprire il buco di aereazione del frigo
* installazione di retina a impedire ogni via di accesso al retro freezer
* installazione di cordino aggiuntivo sulla libreria per non far cadere i dvd
* spostamento random dei cactus
* installazione di mensola porta gatto per impedire l’accesso a retro libreria
* installazione di mensola copri disallineamento tra armadio e parete storta
* acquisto e installazione di scaffale aggiuntivo per la Billy in bagno (così l’abbiamo potuta fissare al muro)
* varie ed eventuali
Tenuto conto che conviviamo da un mese e 5 giorni, non c’è male!

Il nemico ti ascolta

A tavola.

X Frieda posso chiederti che preparazione hai?
F ..
X ..perché prima quando ti hanno chiesto se la comunità era l’integrale di quella funzione non hai battuto ciglio!

(..mediamente quando vado in giro tutti pensano che io abbia una preparazione umanistica..)

Yesterday

Come preannunciato, ieri sono stata alla SISSA.
Nicola ha già raccontato la giornata benissimo. Io voglio semplicemente ricordarmi un paio di riflessioni capziose spuntate qua e là:
* tempi: in quattro eravamo troppi. Abbiamo fornito troppe idee e troppi spunti e risposto a troppe poche domande. Ci sarebbe voluto almeno il doppio del tempo e sarebbe stato bello poter fare un discorso corale, una sorta di brainstorming a braccio, a quattro voci.
* modi: qualcuno ha obiettato che i master si pagano e dovrebbero pagare
* fatti: vedere una classe che si anima tutta sul tema del sesso in SecondLife mi fa un certo effetto (qualcuno degli studenti ha commentato “Siamo un master di repressi!”)
Bilancio? Mi sono divertita, ho conosciuto persone nuove interessanti e incontrato (dal vivo!) Leonard Vertighel. Non posso chiedere di più :-)

Trieste (by night)

Le strade di notte
mi sembrano più grandi
ed anche un poco più tristi:
È perché non c’è in giro nessuno.
Giorgo Gaber, Le strade di notte

Trieste di notte è una luce gialla che illumina le strade vuote, popolate da quattro foresti tagliati dal vento che teorizzano affrontando gli spigoli delle strade e gli spifferi di un cappotto senza mantellina.
Il mare canalizzato sbuca dietro l’angolo quando ormai non te lo aspetti più, portandoti al Pantheon in versione triestina, che alla fine non ha buchi e non è romano, ma solo una chiesa. Sul ponte, Joyce è inchiodato per sempre con l’aria vagamente corrucciata e forse è una statua e forse è un avatar (ma cos’è un avatar? posso essere un avatar anche senza capelli blu?).
Qualche buona indicazione e si entra in un vicolo con accesso vietato al vento, dove la notte improvvisamente si sveglia ed è ferma fuori davanti a un’enoteca, anzi no, si muove sulla sua soglia e nella calca fino al bancone perché poi, magia, ci sono diversi tavoli liberi.

Gnik!

A ti hanno incastrato con l’organizzazione?
F nu
F peggio
F volontaria
A tu sei pazza
F decisamente :-D

Vorrei ma non posso

Vorrei alzarmi una mattina e scoprire che è un giorno normale.
Di quelli che scorrono a una velocità media, mediamente noiosi, in cui le preoccupazioni principali sono decidere se fare la spesa tornando a casa o meno, decidere cosa cucinare per cena.
Ieri pomeriggio ho passato 4 ore cronometrate a urlare e incazzarmi perché se c’è qualcosa nella vita che odio è lavorare col culo. Faccio miliardi di errori tutti i giorni poi li correggo e me ne scuso e questo è normale per me e per il resto del mondo. Non avere le condizioni per lavorare e doversi arrabattare non è né il mio lavoro né il modo di lavorare.
3 mesi fa ho fatto presente al mio capo che avevamo bisogno di poter replicare lo stesso ambiente in cui lavora il mio cliente, altrimenti non ero in grado di testare e verificare alcune condizioni. Ieri, quando mi sarebbe servito questo ambiente, ovviamente non c’era. L’unico posto dove crearlo era il mio portatile che, poverino, non è nato come macchina da sviluppo e non aveva minimamente lo spazio (mica altro..) per mettercelo.
Morale? I colleghi di Milano mi hanno sopportata sbraitante per 4 ore e alla fine esasperati mi hanno fatto posto sul loro server di produzione.
Io sono tornata a casa tardi, stravolta, senza essere riuscita ad andare in piscina, con un mal di testa devastante e l’impellente necessità di cambiare lavoro (leit motiv da tre mesi a questa parte).

(..a me certe cose non succedono mai..)

Guri

Gli auguri che ho ricevuto quest’anno erano variegati: buon Natale, buone feste, season greetings, buon solstizio d’inverno..
Quelli politicamente corretti mi hanno fatto sorridere: in Italia è vacanza perché è Natale, non perché è il solstizio d’inverno e augurare buon Natale, anche se non credi, non mi sembra sconveniente..
comunque ho voluto seguire il trend e l’sms augurale che ho inviato recitava così:

Che tu creda in uno o più dei, in nessuno, in te stesso, nella temperatura percepita o nella convenzione di Berna, ti auguriamo di passare un sereno Natale.

Ho ricevuto in risposta:
* auguri sinceri e convenzionali
* auguri con varie insinuazioni (“mandi auguri enciclo-ecumenici”, “sei fulminata come al solito”, “dato che il testo del tuo sms è in PD-xmas..”)
* auguri con puntualizzazione sul Dio in cui si crede o non si crede
* auguri che rinnegano, mettono in dubbio, palesano agnosticismo sulla Convenzione di Berna
* auguri più che stupiti (“Mai ricevuto auguri così :-|”)
* auguri con affermazioni globali (“credo in tutto ciò che hai detto”)
* auguri alcolici (“Credo in tante cose, ma al momento credo di avere un elevato tasso alcolico nelle vene”)
* auguri con tante risate

Guidano la classifica le risate e la convenzione di Berna :-D

(..e per rimanere in tema tantissimi auguri al mio black tato che oggi super festeggia!)

Laptop piedato

La sera ci mettiamo sul divano con la tv di sottofondo (qualche film natalizio meno inguardabile del solito, possibilmente) e ciascuno col suo pc.
Io faccio i piani di conquista del mondo e il signor N evade la posta o gioca a qualche spara-spara.
Da un paio di sere a questa parte al pc del signor N ad una cert’ora spuntano i piedi.

N ma amoooo. Cosa sono questi piedacci? E così lunghi.. non arrivo nemmeno alla tastiera!
F io non c’entro. Sei tu che lasci il pc all’umido e poi i piedi gli si allungano.
N ..

(..ogni tanto mi si avvicina l’idea che quell’uomo mi sopporti. Poi lo vedo ridere e l’idea malsana vola via..)

I 13 calzini selvaggi

All’ultima conta il signor N ha 3 calzini spaiati e io 10.

/me fa dei calzini un mazzetto
F e con l’aiuto dei 10 calzini spaiati vincerò!!
N ..
/me non riesce a spostare il signor N di un millimetro
F uff. ma così non vale!