L’uomo che ho incontrato, a differenza di quello che sembrava essere il mio corrispondente, non era un uomo ma un ragazzo. E non tanto per l’età (25 anni), quanto per il modo di fare, per l’essere sostanzialmente (sorry, ma sono dell’idea che occorra dire pane al pane) un truzzino, per il fatto di uscire con una che non conosci e parlare per tutto il tempo di ex… Ma chi sei? Cresci, bimbo, cresci.
Ho appena finito di scrivere una mail alla mia gemella, parlandole di differenze tra colleghi… tra due colleghi con cui mi piacerebbe sentirmi legata. Il primo sta a mezza Italia di distanza, non l’ho mai visto, per lavoro ci sentiamo spesso per telefono. Lo adoro! Innanzitutto ha una voce fantastica… e poi mi tiene allegra, mi aiuta sul lavoro, mi racconta aneddoti allucinanti che solo io e lui apprezziamo… insomma, diciamo che siamo complici.
L’altro invece è una persona intrigante, lavora sul mio stesso piano, due porte più in là da poco più di un mese… ne so pochissimo, ed è vero e nebuloso… E il fatto che ci sia molto poco non aiuta… Xò quello che so (e che vedo) mi piace molto: al di là dell’aspetto, che non è proprio “solare” ma comunque uno sempre disposto a concedere un sorriso, magari anche se ti incontra in corridoio ed è al telefono con timbuctù, scherzoso e serio al tempo stesso… Mmhmm, sto iniziando a sbavare.. Mi fermo!
Insomma, la conclusione è che anche al lavoro è un casino!!