Le notti di primavera mi lasciano invariabilmente insoddisfatta, soprattutto le prime.
L’aria tiepida, leggermente profumata, una certa trasparenza che percepisco qua e là, le strade ancora mezze vuote, sento sempre un invito a zingarare.
Dopo aver depositato i passeggeri avrei voluto lasciare la macchina e camminare senza un meta o ascoltare qualcuno parlare per ore, annuendo ogni tanto.
Ho delle valide ragioni per essere soddisfatta oggi, ma nessuno mi ha mai insegnato ad esserlo: un sorriso tra me e me e sto già pensando al prossimo problema, che il mio orgasmo è trovare le soluzioni non rimirarle.
(..forse potrei anche parlare ancora, per ore, ma rigorosamente di niente. Per girare intorno alla primavera. Sensazioni, fioriture, umidità, luccichii, incoerenza..)
Bah, sentirmi blaterare nel cuore della notte su quello che WMI non sa fare e criticare a destra e a manca non credo fosse un buon modo per svagarsi e/o prender sonno…
Eheheh. Più che altro richiedeva più presenza di testa di quella che avevo a disposizione al momento.