Tra le tante informazioni (abstract, foto, short bio) che mi hanno chiesto per un convegno, ce n’è una che l’altra sera mi ha spiazzato:
in due parole (due max) come ti definiresti
Non sapendo che dire ho iniziato a tormentare gli amici online su gtalk chiedendo una mano per risolvere il mio “serissimo problema”.
Tra le tante risposte ha goduto di una certa popolarità “dolcemente autoritaria”, rapidamente scartato dopo che googlando ho trovato un simpatico annuncio che richiedeva “… lezioni di “arte romagnola” da una coppia con lui mini o normo dotato e lei curiosa e dolcemente autoritaria, primissima esperienza, max discrezione …”.
In un’altra conversazione siamo partite da “grandemente indaffarata” per finire a parlare di aviaria (e ricevere un altro link sul tema, oggi, questo!).
Il più nerd, che però mi ha risposto in differita, mi ha mandato una mail spiegandomi che lì per lì aveva un po’ travisato:
pensavo che mi stessi chiedendo:
«Mi definiresti in due parole “2”» cioè la definizione del (concetto di) numero 2.
La cosa bella è che avevo pure la risposta pronta:
“il numero due è la classe di equivalenza degli insiemi che hanno la
stessa cardinalità di: $$\{ \emptyset, \{\emptyset\}\} $$”
(sì, ho un plugin che mi permette di visualizzare il LaTeX scritto nelle mail).
(..ho passato la sera a ridere, almeno :-))
“serissimo problema” non andava bene come descrizione? :-P