Oggi è la seconda volta dall’inizio delle vacanze che il nostro tavolo si trasforma in un laboratorio.
La prima volta è toccata alla mia vecchia HP: dopo essere stata per 6 mesi su una sedia, finalmente ci siamo decisi. Il sig. N ha tirato fuori i suoi strumenti, io la mia collezione di cacciaviti e a colpi di “Oh, s’è rotto”, macchie di inchiostro e qualche operazione corretta (più del sig. N, mi tocca ammettere, che mia) abbiamo smontato la stampante separando plastica/ferro/componenti elettronici e recuperando viti/molle/motori passo-passo/cose che non conosco.
Oggi è stato il turno della Lexmark di famiglia del sig. N, che abbiamo recuperato dai suoi il primo dell’anno.
Il sig. N recupera i pezzi che magari gli serviranno in futuro per le sue creazioni (oggi gli ho detto che secondo me i nostri figli erediteranno una montagna di viti..) e io posso rilassarmi svitando tutto quel che mi capita a tiro.
Plastica e ferro poi finiscono negli appositi contenitori condominiali nel pattumaio, mentre i componenti elettronici li dò al babbo, che una volta alla settimana passa in discarica (“Papà ma tu fai i punti discarica invece dei punti fragola?”) e me li smaltisce.
Se ben ricordo dai “suoceri” ci attendono un’altra stampante e un paio di videoregistratori, per altri pomeriggi di relax.
(..tutta questa attività attira un sacco l’attenzione di Minou, che si piazza su una sedia accanto a me e sbircia, probabilmente nella speranza di riuscire a fregare qualche pezzo con cui giocare!)