Frammenti

Il treno mi fa venire invariabilmente sonno. 16 minuti che siamo partiti e io già inizio a sbadigliare..
Ho riempito il computer di cose da fare durante questo viaggio e mi sto già chiedendo se concedermi un pisolino o meno, o meglio, quando.
I rumori della prima sono quelli di un ufficio.. non ci sono conversazioni famigliari da origliare, problemi comuni su cui sorridere; ci sono gli Zampetti del nuovo Millennio (ma per quanto, ancora, sarà nuovo questo Millennio?) attaccati al cellulare che parlano tenendo un mezzo tono che vorrebbe non disturbare, ma arrivare comunque forte e chiaro a chi sta all’altro capo della cornetta (ci sono ancora, tra l’altro, le cornette?). Il massimo dell’emozione è stata una sciura (di quelle bene, per intenderci) che ridacchiando ha confidato ad un conoscente che c’è stato un errore e hanno assegnato lo stesso posto a due persone e che lei è stata spedita in seconda.. la descrizione del posto assegnato mi ha ricordato certi annunci immobiliari.

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