Piove e a me questo pomeriggio mi è preso malissimo.
Non è la pioggia e non sono tanto le vicende pubbliche. O meglio: quelle portano tante cose da fare, tanti fili da seguire, è stressante e stancante più che preoccupante. Per preoccuparsi ci sarà tempo, poi.
È che, ad esempio, mi sono girate le palle per questioni lavorative che si trascinano invece di risolversi.
È che mi sono accorta che guardo le proposte di lavoro che mi passano sotto il naso pensando “questa a chi la posso girare?” perché ho in mente tante persone in situazioni non rosee o col culo per terra, e la situazione invece di migliorare peggiora.
È che cinque minuti fa ho visto S accennare con delicatezza al suo sogno ormai decisamente in forse e la delicatezza mi ha fatto preoccupare più di qualsiasi urlaccio.
Stasera ci sono amici a cena, il sig. N fa il sushi.
(..chissà se il potere consolatorio del sushi è superiore a quello del cioccolato..)
Leggo i tuoi post sempre troppo tardi.
Lo so, lo so. Tu mi trascuri.
Però, dai, il sushi ha funzionato!