Corsica for dummies: the end

Spiaggia grazie. È l’ultimo giorno e bisogna usarlo bene.
Alle 10:50 ho un appuntamento telefonico per una intervista per parlare di Wikipedia e discutere qualche nius dell’edizione tedesca, ma accidentalmente dimentico il cellulare e me ne accorgo troppo tardi. Mi sono sentita veramente una schifezza!

A parte questo la giornata trascorre tranquilla: dal maneggio accanto a noi esce un pony con un bimbo alla sua prima esperienza, poi una serie di cavalieri in costume da bagno che montano a pelo. Spingono i cavalli in acqua e arrivano a bagnarli per oltre un metro.
Il sig. N è un po’ schifato all’idea di fare il bagno insieme a 7 equini, ma gli faccio presente che il mare è grande e ci finiscono dentro schifezze decisamente peggiori.
Pranziamo all’ombra, sulle nostre stuoie, e poi ci lanciamo in una partita a carte mentre valutiamo cosa fare nel pomeriggio.

In lontananza si sente tuonare e sullo sfondo c’è una luce strana. Pian piano il temporale si avvicina e noi “mettiamo in sicurezza” il campo. Arriva prima il vento e poi la pioggia.
La tenda si piega e il sig. N si preoccupa molto, io ho visto di peggio anni fa in Croazia e mi godo traquilla gli eventi atmosferici.
Spiove, andiamo a Bastia a comprare gli ultimi regali, poi rientriamo e il sig. N salda il campeggio, che domattina si parte prestissimo.

Io lavo i piatti e il sig. N abbatte i sedili e inizia a caricare.
Ceniamo al ristorante qui, perché non possiamo muovere la macchina, poi ci fermiamo nello pseudo-bar all’aperto dove fanno vedere il concerto di David Gilmour dei Pink Floyd alla Royal Albert Hall.
Giochiamo a carte, io bevo birra, ci dividiamo un dolcetto.
Quando finisce prepariamo le cose per la notte e per domattina e carichiamo il resto.

La notte è fresca, dormiremo bene!

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