Il “diario di bordo” è qualcosa che mi porto dietro da tanto: dodicenne ho fatto con i miei il periplo di Spagna e Portogallo e ho documentato giorno per giorno chilometri, orari, percorso e cose viste.
La prima volta che sono andata in Croazia ci ho provato, ma sono stata molto poco costante e rimane solo il racconto dei sogni folli che facevamo.
Il sig. N quando mi vede scrivere in questi giorni mi chiede “blogghi?”. In realtà è il blog che è la naturale continuazione delle Smemo, dei diari di bordo, degli infiniti quaderni con abbozzato qualcosa. Stavolta, comunque, è una Moleskine. Rossa. Delle GGD.
La penna voleva essere assolutamente nera, ma è morta a metà strada e la sostituta è troppo pesante e trapassa le pagine, così mi sono dovuta accontentare della penna blu che tengo in macchina (qualcosa su cui scrivere lo si trova sempre, il problema è avere qualcosa con cui scrivere!).