Corsica for dummies: soprattutto Muscat!

Oggi avevamo pensato di spostare il campo, ma abbiamo deciso di rimandare di un giorno per vedere bene Bastia e St. Flo.
Sebbene la sveglia suoni presto, ci muoviamo per Bastia abbastanza tardi. Parcheggiamo nei pressi della stazione e ci dirigiamo all’ufficio del turismo (che ha cambiato sede rispetto a quanto indicato nelle nostre due guide).
Ammiriamo il monumento fatto con la torretta del sottomarino Casabianca, il sig. N mugugna che era scarso (“meglio il Toti!”) e attraversiamo l’enorme piazza discutendo di statue e aneddoti vari.
Piazza del mercato, una chiesa barocca e via sul porto vecchio. Io sono già in fase di liquefazione..
Saliamo ai giardini e ci infiliamo nella cittadella, ammiriamo il panorama, curiosiamo tra i vicoli e usciamo.
Tornando giù notiamo le case fatiscenti: sembrano un po’ le case bombardate di Dubrovnik, solo che queste non sono state bombardate!
Facciamo tutta Rue Paoli guardando le vetrine, poi il sig. N mi parcheggia al bar e va a recuperare la macchina.
Troppo presto per altri giri, così puntiamo alla spiaggia de L’Arenella, qualche km a sud di Bastia.
Sabbiosa, lunghissima, coi giochi per i bimbi attorno e le docce.
Bagno, pic-nic, doccia, granita.
Andiamo in cerca del Leclerc perché uno dei materassi su cui dormiamo si è bucato. Al super niente materassi, ma il giro è comunque istruttivo.
Ci dirigiamo poi a Patrimonio in cerca di Muscat e whiskey.
Il Muscat lo prendiamo alla cantina consigliata dalla Routard (Clos Marfisi), che effettivamente ha il miglior Muscat bevuto finora. Il whiskey ce lo fa assaggiare lo Zanzibar, locale dove abbiamo cenato qualche sera fa. Ne fanno due versioni: una invecchiata nelle botti di Muscat (che si sente nel profumo) e una invecchiata nelle botti del Cap Corse (il vermuth locale) che gli dà un po’ di gusto.
Il sig. N non è convinto e soprassediamo.

A St. Flo facciamo un giro al punto informazioni, scopriamo che c’è da vedere la cittadella e la cattedrale del Nebbio e partiamo.
La cittadella è.. un enorme parcheggio, con la “caserma” centrale adibita a museo. C’è una mostra di pittori ignoti e lasciamo perdere.
La cattedrale del Nebbio l’avevamo vista arrivando, è una chiesa romanica nel mezzo del nulla, con l’esterno piuttosto bello e l’interno devastato da un paio di altari in stucco del 1600.

Passiamo dal campeggio a farci belli perché il sig. N mi porta a cena vicino alla torre a Nonza. Mangiamo sgabellati nei pressi di una botte e se io non fossi in discesa non sarebbe niente male.
Il sig. N prende un tagliere di formaggi e salumi ottimo, mentre le mie tapas locali si lasciano dimenticare in fretta.
I dolci sono ottimi e in porzioni esagerate.

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