Appendice natalizia

Siamo reduci da un’invasione familiare: mia sorella e il fidanzato, appena arrivati dalla perfida Albione, insieme ai miei sono venuti a cena.
Ugo doveva farmi il richiamo del vaccino a Minou (non è stata una scena cruenta come l’altra volta, ma ha comunque dovuto arrampicarsi sulla scala e vaccinarla sopra la libreria, mentre due assistenti stavano sulle sedie e sbarravano a Minou ogni via di fuga possibile) e domani partono tutti per la settimana bianca.
Mammà ha borbottato tutto il tempo as usual e così ha fatto il signor N da quando è tornato dal lavoro, così li ho messi vicini.. sai mai che borbotto contro borbotto faccia un po’ di sano silenzio o un bel sorriso.
Il menu era lunghissimo e tutto ordinato da mia madre in persona (“ma quanta roba hai cucinato?” “Quello che mi hai chiesto tu, mamma..”): frittata di cipollotti e carciofi alla giudia, spaghetti (Rummo!) al pesto rinforzato, cipollotti in agrodolce e carne alla maniera di Frieda (pollo e manzo a striscioline, lasciati per ore in succo d’arancia fresca, cumino e mix di spezie, con mandorle tostate e spolverata di pepe finale), pan di spagna con cioccolato, uvetta e albicocche sciroppate (a cura del sig. N), scorzette, uvette e mele ubriache, alcool a volontà.

(..Ugo mi ha portato la ex – macchina fotografica di mio padre, così ho quasi ricevuto il mio ultimo regalo di Natale..)

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