Questa è la storia del piccolo puffo che credeva di essere Peter Pan e invece assomigliava a Campanellino alla guida di uno Scania, che divideva la sua vita con uno gnomo ma un bel giorno si invaghì di un elfo e fuggì in una tenda monoposto verso l’umido del weekend, perché l’importante alla fine è avere qualcuno che ti scaldi.
Questa è la storia della zingara che faceva sangue, che portava negli occhi la fierezza della sua terra e nella ciucca il vento dell’Europa, che con un gesto generava uno Tsunami ma che stava imparando a dominare la tempesta per coltivare le sue rose, perché solo i fiori con le spine meritano.
Questa è la storia dell’elfo di cui sopra, delle strane storie che narrava da sobrio e del languidume che lo assaliva da brillo; della passione per gli scherzi, per le tende monoposto e per i piccoli puffi.
Questa è la storia di una lurkatrice folle, che passò un’estate vivace di telefonate, ad ascoltare una storia in fieri come fosse vera, appassionandosi per i personaggi che talvolta le parve pure di incontrare (per tacere di certe istigazioni).
Questa è la storia dell’arguto socio e dei suoi traffici, dei biechi tentativi di strappare un sorriso e dell’incredibile fascino con cui conquistava le trentatreenni a vita.
Questa è la storia di un sms e della mia lotta a rimanere ancorata ai miei 3 anni, per non compierne 16 la terza volta.
(..in verità questa è una storia moolto più lunga, ma stasera avevo voglia di qualche incipit!)
Questa è la nostra storia, e di come le favole abbiano sempre un lieto fine, badaci:
siamo solo al conflitto, la parte migliore, dove gli eroi sconfiggeranno i maghi malvagi, dove per forza ci sarà un drago dove non ci saranno principesse ma valorosi cavalieri e ci sarà una battiglia ohh se ci sarà, ed alcuni cadranno e atri vivranno liberi.
Ma il bene trionferà.
Laddove cercano di colpire, li e li soltanto sarà dove saremo più forti.
Ingenue sono le lingue biforcute che pensano ci sia un anello debole. “I puffi sanno che un tesoro c’è” e se lo tengono stretto! Che siano i favori di una zingara od un sorriso del più valoroso condottiero, che sia l’abbraccio di un ammaliante socio, od il bacio morbido di un folletto, questo è quello che conta, questo è quel che difendiamo.
Questo è quello per cui daremo tenzone. E che il mondo sia dei languidi sognatori, perché gli abbietti ci hanno rotto i c….
Questo è il momento più piacevole della mattinata.
Voglio pensare che oltre al rumore silenzioso di queste macchine, oltre lo spazio bianco e vuoto della scrivania, restano almeno 3 buoni motivi per continuare a perseverare nell’errore.
tutto falso, come al solito :D
d.
Un giorno faranno i fincipit anche su questi? :P