Ginec

Andare dal ginecologo non è esattamente divertente come andare a Gardaland, in più quasi ogni donna ha le sue turbe mentali in merito (lo voglio solo donna, lo voglio solo uomo, non ci voglio andare da sola, ecc.). Quasi.
Qualche mese fa vado a prenotarmi la visita di controllo:

I è in cura da qualche nostro medico?
F ehm. uhm. Non credo. In effetti non riesco nemmeno a ricordare l’ultima volta che ho fatto una visita di controllo..

Per farmi meglio del male ho deciso di risparmiarmi 3/4 (forse un po’ di più) del costo della visita e di non farla privatamente. La differenza tra le due è che quella privata dura il doppio, il medico ti tratta come una persona e ti fa una visita; mentre quella passata dalla mutua assomiglia a obliterare un biglietto delle FS e per tutto il tempo (non più di 15 minuti, preferibilmente meno) hai la sgradevole sensazione che al quindicesimo minuto, indipendentemente da dove ti trovi, come sei vestita, cosa sta facendo il medico, suonerà un allarme e le porte si spalancheranno per far entrare la prossima malcapitata.
La dottoressa di oggi (di cui continuo a ignorare il nome) mi guarda, mi fa tre domande (non mi ha nemmeno chiesto se prendo la pillola!!!) poi asserisce “lei è un po’ cicciotta”, io per un attimo dubito di essermi sbagliata e di aver davanti una dietologa, soppeso un attimo la situazione per decidere se sollevare la maglietta e far vedere le cicatrici, poi rinuncio e semplicemente dico “ho un bendaggio gastrico” e lei subisce il colpo.
“Vada in bagno e si prepari” è la classica affermazione che mi mette in crisi. Preparare cosa? Se mi devo spogliare perché dobbiamo giocare al pudore, visto che tra 30 secondi non avrò segreti (o quasi ;-)) per lei?
Poi arrivo mi sdraio, alzo le gambe, guanti, cremina, coso et voilat, parte l’ispezione. Mi aspetto sempre che mi diagnostichino un po’ troppo cerume nell’orecchio sinistro a furia di indagare.. invece niente, tutto praticamente regolare. Mi rivesto e lei mi racconta il referto in cui alla fine mi prescrive una ecografia di non so che, di quelle che ti entrano dal naso per controllare quanto sei bello dentro. “Alla sua età” – e io ho la fortissima tentazione di girarmi e guardare chi si annida alle mie spalle – “è strano che non ne abbia ancora fatta una”.

(..e io esco senza sentirmi in colpa per andare dal ginecologo una volta ogni morte di papa..)

2 risposte a “Ginec”

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