Open space è sinonimo di corridoio

Settimana scorsa era sparita la mia scrivania; non essendomi stata notificata la cosa, da vera ignorante lunedì mattina sono arrivata molto presto (avevo cose da fare..) e mi sono messa al mio solito posto.
C’è stata qualche rapida polemica quando sono arrivati i nuovi inquilini, ma si è risolto tutto in fretta.
Oggi c’era in giro colei che si considera l’imperatrice di questa società e:
1. l’ho incrociata andando in bagno, l’ho salutata e lei non si è degnata di rispondere
2. appena se ne è andata mi è stato notificato che dovevo spostarmi
Per una persona della mia utilità (aziendale), delle mie capacità e per le mie esigenze è stata prontamente trovata una stanza consona.
Premessa: questo ufficio è fatto a L. I due rami della L sono sfalsati di circa due metri e in comunicazione tramite una scaletta che dà su un open space in cui hanno avuto il coraggio di mettere un tavolone e due telefoni e che all’occorrenza (ossia quando siamo pienissimi) viene usato come sala riunioni (assolutamente pratico: chiunque voglia bersi un caffè passa di lì..).
Indovina, indovinello, quale stanza sarà mai toccata alla Frieda?
L’open space. Quando me l’hanno detto per telefono, ci hanno messo 5 minuti a spiegarmi qual era.. la mia testa si rifiutava di capire “la stanza con la scala” e io mi interrogavo se in qualcuna delle sale che non frequento qui accanto ci fosse una scala. Poi ho capito e ho chiesto un modulo di dimissioni precompilato.

(..alla fine ci andrà il sistemista, che tanto è sempre in giro o sempre al telefono e non gli importa più di tanto del casino e del rumore e io andrò al suo posto, in ufficio all’altro capo della L. Ma questa cosa non mi va giù..)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *