Quando ero molto piccola, “soap” voleva dire “sapone” e la nonna guardava “Mariana” (la prima che io ricordi distintamente), una di quelle cose che mia madre indicava con disprezzo ma che alle nonne, chissà perché, erano concesse.
Il bello delle cose come “Mariana” era che prima o poi (di solito relativamente in fretta), finivano.
Per ricordarmi che la mia prima adolescenza non è mai finita, invece, basta la sigla di “Aspettando Beautiful”, dove Giorgio Mastrota ormai è incartapecorito quasi come i prodotti che presenta, o la sigla di “Beautiful” (ok, le immagini sono cambiate, ma basta non guardare..) dove Stephanie, dopo un decennio a convincerci che lei è buonissima come la pubblicità dei baci perugina, è finalmente tornata la cattiva di sempre.
(..non c’è molto in tv all’ora di pranzo..)
prima o poi cambierò nome in ∞eautiful…