Giovedì sera tornando a casa dal lavoro mi sono fermata a fare shopping alle solite bancarelle su via Giulio Cesare.
Tornando a casa avevo in una mano le rose, nell’altra la borsa e il sacchetto con gli acquisti; il cappotto era aperto e svolazzante, la testa nella telefonata col signor N (tema: il colore degli asciugamani per il suo bagno :-p).
Sulla via di casa ho incrociato una scolaresca francese che mi ha prontamente ceduto il passo.
Li ho attraversati e ho continuato a camminare in mezzo alla strada, nella sera umida dopo il giorno di pioggia, con un filo di vento calduccio che spirava. E chissà perché mi sembrava di sentire in sottofondo il frusciare delle pagine del libro in cui mi pareva di essere. Come una delle tante storie lette che al momento era piombata lì.