Profondo sud

In realtà non lo so perché io le donne difficilmente le capisco, ma credo si sia fatta fregare dal beau geste o forse era solo quello che voleva, essere inseguita per mezza Italia, con uno spreco di mezzi tecnologici e di sedi estere che Tom Ponzi ancora ci invidia.
Alle due la telefonata dalla perfida Albione dove la spia con nonchalance indagava sulla sua locazione e ci costringeva a invertire la rotta.
Un’ora più tardi la mia chiamata per avere info più dettagliate, una breve triangolazione con l’Inghilterra e finalmente un indirizzo, sostanzialmente inutile, visto che arrivati al paesello ci è bastato chiedere.
Poi la ricerca della villa, che d’inverno al mare in fondo non è difficile, quante ville aperte ci sono? ..e le voci nel vialetto “Buongiorno, signore” e gli sguardi perplessi. Avanzo di qualche metro, alle mie spalle probabilmente emerge anche Sancho. Un gridolino “Ma è la Frieda!” “Signore, iniziate ad avere qualche problema di vista?”
Poi la chiamata al socio albionico e sarà quel che sarà.

(..si torna a Roma, domani. In tre. Ma non hanno parlato e boh. Sono anche un po’ CL, eh..)

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