È bastato un soffio di vento per farmi alzare lo sguardo e stupirmi di vedere un campanile.. quella temperatura, quel profumo, quel gelo cristallino.. non sono alla fermata dell’autobus sono su a 2000 metri, in mezzo al solito gruppo, con Renato che spiega e io che non ascolto perché tanto ho dei bei piedi, perché tanto mi viene naturale, perché l’unica cosa che conta è l’eterna sfida con Marco a chi è il migliore (ovviamente nessun dubbio: io!).
La pista immacolata e quell’angolo dove la discesa è più ripida, sul filo del fuoripista.
Dominique, dimmi che tu non ci pensi mai.. a quelle mattine così piene di risa e neve e capitomboli (mai belli come *quel* salvataggio :-P) e che non ti mancano..
(..e sull’autobus poi mi si è seduta di fronte una famiglia e la bimba si chiamava Greta..)
Ci penso eccome! Ogni volta che dalla stagione bella si passa ai primi freddi, quando annuso l’aria sento odore di neve ed il pensiero mi porta “lassù sulle montagne, tra boschi e valli d’or…”