Sibillina

Se il wkend inizia quando si esce dall’ufficio il venerdì, al mio ne è stata rubata una fetta.
Una inaugurazione che non mi aspettavo, un bel risveglio, una trasferta che ho pensato un po’ così, sms strani, umts che cade, domande che mi fanno incazzare perché chiedere è un’opportunità che va guadagnata non un diritto.. e se rispondere è cortesia, io rispondo. Comunque. Due cavalieri col pc, un kebab con cui macchiarsi (ma poooooco!), il cielo un po’ velato ma fa caldo. Chiacchiere, facce nuove.. ho sonno! Non posso continuare a non dormire. Non posso essere stanca perché devo decidere, parlare, discutere, dare feedback. E ho voglia di lan-nare anche se è tardi, anche se quando decido di andare a dormire è perché ho già chiuso gli occhi seduta su quel letto.
..chattare stando a meno di mezzo metro, con un monitor a vista e un altro che basta sporgermi un po’. E le chiacchiere notturne rigorosamente dopo l’una quando la stanchezza è troppa e non si pensa troppo a quello che si dice.
E la mia impasse da cui non uscirò mai, perché la testa va da una parte e il resto dall’altra, e non c’è consiglio né ragionamento che tenga, né mattarellate né altro. Solo il tempo.
Certi stereotipi da adolescenti che mi lasciano perplessa, un po’ infastidita. Io sono io, sebbene tutto.

(..il weekend perplessante mi rende sibillina, l’ho capito :-P)

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