Wonderwoman

Ci sono le giornate belle, quelle così così e quelle che ti penti di esserti alzato dal letto. E poi c’è oggi.
Che è iniziata una merda, continuata una merda, finita (come orario lavorativo) una merda e lascia il tempo per altra merda.
..e riflessioni profonde sulla vita, il lavoro e tutto il resto.

Io non lavoro così.
Io non mi comporto così.
Io non vivo così.

..e voglio smetterla di fare come il mondo vuole che io faccia. E se smetterla fa male.. beh, ci terremo il male. Tanto prima o poi passa. Per stasera me lo tengo.

..e poi coinvolgo tutto a 360° in questo fantastico modo di vedere.. eccerto, stasera ho proprio un sacco di pattume dentro.

Va beh, vado a casa che fuori si prepara il diluvio universale.. magari se piovo anch’io poi migliora.

(Messaggio per il signor Noè: si faccia un enorme favore, eviti di prendermi a bordo..)

5 risposte a “Wonderwoman”

  1. Troppo spesso il mondo ci chiede di essere chi non siamo ed è veramente difficile essere chi siamo.
    Probabilmente è la punizione perché, noi per primi, chiediamo al mondo di essere quello che vorremmo fosse.

    Però a volte il mondo ci lascia essere chi siamo e noi non chiediamo che il mondo sia diverso da quello che è, in certi casi.

    Ad ogni modo viviamo per attraversare le situazioni del primo genere e per essere felici (sempre che si possa esserlo, ma forse è sufficiente l’impressione di esserlo) nelle situazioni del secondo. E forse è proprio il riuscire a superare le situazioni difficili che rende la nostra vita quella che è.

    Mi scuso se la mia riflessione non fosse di utilità alcuna per una persona che attraversi un momento difficile… ma… altre parole non ho.

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