Il mio coinquilino, memore che nei momenti di deficienza cambio nick in MaryLou per salutare lo Sceriffo, mi regala questa:
Ti ricordi ancora di Roma, cara Lou? Com’è nella tua memoria? Nella mia rimarranno un giorno solo le sue acque, queste limpide, stupende, mobili acque che vivono nelle sue piazze; e le sue scale, che sembrano modellate su acque cadenti, tanto stranamente un gradino scivola dall’altro come onda da onda; la festosità dei suoi giardini e la magnificenza delle grandi terrazze; e le sue notti, così lunghe, silenziose e colme di stelle.
– Rainer Maria Rilke, lettera a Lou Salomè, 3 novembre 1903 –