Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ del tuo sale azzurro
un po’ della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.
– Nazim Hikmet, Arrivederci fratello mare, 1951 –
(adoro questa poesia da più di 15 anni, quando un bravo prof di italiano delle medie me la fece conoscere. È uscito recentemente un volume rilegato con le “Poesie d’amore” di Hikmet e le foto di Doisneau; tutte le volte che passo in libreria mi fermo a sfogliarlo)
Io guardo solo le figure…
…ma avrei delle cose da chiedere a quel Hikmet. Peccato che l’unico modo rimasto sia cercare le risposte qua e la…
..o trovarsi dentro le proprie..
.. sì, la risposta è dentro di te.. epperò è sbagliata..
;-)